In una intervista del 31 ottobre 2011 a Radio Canada, il tenente-generale Charles Bouchard, che ha guidato l’Operazione Unified Protector in Libia, rivela che una cellula di analisi era stata installata presso il quartier generale della NATO a Napoli. La sua missione era studiare e comprendere ciò che stava accadendo sul terreno, vale a dire, sia i movimenti dell’esercito libico che quelli dei "ribelli".

Per alimentare questa rete di informazione numerose cellule erano state create. "Le informazioni provenivano da molte fonti, compresi i media che erano sul posto e che ci hanno dato molte informazioni sulle intenzioni e dove fossero le forze di terrestri."

Questa è la prima volta che un ufficiale della NATO ammette che i giornalisti stranieri in Libia erano degli agenti dell’Alleanza Atlantica. Poco prima della caduta di Tripoli, Thierry Meyssan aveva provocato uno scandalo dicendo che la maggior parte dei giornalisti occidentali, che soggiornavano presso l’hotel Rixos, erano agenti della NATO. In particolare, aveva indicato le troupe di AP, BBC, CNN e Fox.

«Thierry Meyssan décrypte les mécanismes du “journalisme de guerre“» (vidéo), Mécanopolis, 8 agosto 2011.

Traduzione di Alessandro Lattanzio