Il quotidiano saudita Arab News nega, nella sua edizione del 4 agosto, la morte del principe Bandar bin Sultan [1]. Arab News è un giornale autorizzato a parlare a nome della famiglia reale. E’ di proprietà del principe Salman bin Abdulaziz, principe ereditario e ministro della difesa del Regno. L’autore dell’articolo, Ali Bluwi, è una giornalista di economia e consulente nella comunicazione di crisi ... a Washington.

Secondo Arab News, il dispaccio di Réseau Voltaire [2] sarebbe stato scritto da Thierry Meyssan, che sarebbe vicino al servizio segreto iraniano (La Vanguardia ha assicurato al contrario, anche questa mattina, che sarebbe finanziato dal generale disertore Manaf Tlass, mentre Le Monde, questa sera, l’ha definito "propagandista della dittatura baathista" - omettendo di rispondere alle sue obiezioni, ognuno di questi giornali solleva lo spettro che gli sembra migliore per screditare un loro brillante contraddittore).

Secondo il quotidiano saudita, il principe Bandar avrebbe partecipato a due riunioni ufficiali dopo la sua presunta morte.

Il giornale prosegue, sempre sotto la firma del consulente in comunicazione di crisi: "Tutti i siti web [che erano interessati al destino del principe Bandar] si aspettano una conferma o negazione della [notizia] dal governo saudita. Ma questo non accadrà e il principe Bandar non apparirà in pubblico, a meno che politica o la sicurezza lo richiedano. La propaganda siriana e iraniana e i loro media saranno confusi."

Arab News cita l’attentato del 26 luglio e la possibile morte di Mishaal al-Qani, vice del principe Bandar, di nuovo senza confermare né smentire.

Prendendo atto delle informazioni di Arab News sulle attività del principe Bandar, Réseau Voltaire gli augura una pronta guarigione e la speranza che nessun obbligo formale disturbi la sua guarigione.

Traduzione di Alessandro Lattanzio