Il presidente Barack Obama ha nominato, il 17 ottobre 2013, Jeh Johnson segretario dell’Homeland Security [1], in sostituzione di Janet Napolitano, che diventa preside dell’University of California.

Jeh Johnson è il nipote del sociologo Charles S. Johnson, noto per il suo lavoro sulla segregazione e come primo preside nero della Fisk University.

Johnson fa parte da molto tempo del Partito Democratico. Fu consulente legale per la campagna di Kerry nel 2004, quindi per la principale raccolta fondi a New York della campagna di Obama, nel 2008.

Ha fatto carriera come legale presso il gabinetto Paul Weiss, ad eccezione del 1989-91, dove fu sostituto procuratore generale degli Stati Uniti nel Southern District di New York e nel 1998-2000, quando fu nominato consulente legale dell’aeronautica militare dal presidente Bill Clinton, supervisionando le responsabilità legali durante il bombardamento della Jugoslavia (secondo il diritto statunitense, in quanto si trattava di un’aggressione per il diritto internazionale).

Dall’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, Jeh Johnson fu nominato consigliere giuridico del Pentagono. In questa posizione, ha difeso gli interessi del governo federale.
 Ha sviluppato la dottrina giuridica della politica dell’antiterrorismo dell’amministrazione Obama; continuazione delle commissioni militari, detenzione senza processo dei prigionieri a Guantanamo, ecc.
 Con il generale Carter Ham ha compiuto una verifica della situazione dei gay nelle forze armate. I due avanzarono con cautela cercando di conciliare la necessità di reclutamento del Pentagono e la resistenza tra il personale.
 Ha compiuto un giro di vite sui collaboratori di Wikileaks creandone il dossier presso la giustizia militare che ha portato alla condanna di Bradley Manning a 35 anni di carcere.

Conosciuto per la sua compostezza, ha assimilato, in un discorso, l’assassino di Martin Luther King (che non era solo il leader del movimento civico, ma anche un oppositore della guerra in Vietnam) agli oppositori alle guerre in Afghanistan e in Iraq, perché si rifiutavano di seguire i suoi insegnamenti e di essere "buoni samaritani" (sic).

Traduzione di Alessandro Lattanzio

[1Sbaglia quando la atlantista stampa europea traduce "Homeland Security" con "Sicurezza Interna". Infatti, i poteri del segretario non si limitano al territorio degli Stati Uniti, ma si applicano in tutto il mondo. Soprattutto, la frase "Homeland Security" è stata scelta dal presidente George W. Bush per le sue connotazioni autoritarie e nazionaliste che spaventano gli alleati europei.