Laqdar Brahimi, rappresentante speciale di Ban Ki-moon e Nabil al-Araby in Siria, s’è dimesso. Ciò sarà effettivo il 31 maggio e riceverà ovviamente il suo doppio stipendio fino a tale data. L’accordo raggiunto ad Homs (che prevede la partenza di ufficiali francesi, sauditi e statunitensi per la Turchia e il trasferimento dei mercenari stranieri a nord), della scorsa settimana, pone fine alle pretese occidentali per rovesciare il governo siriano e distruggere il Paese.

La Tunisia s’oppone alla nomina dell’ex-ministro degli Esteri Qamil Murjan per sostituire Brahimi.

Vedasi il nostro Dossier su Brahimi.

Traduzione di Alessandro Lattanzio