Il 5 dicembre gli jihadisti di Aleppo-Est hanno attaccato un ospedale militare che la Russia aveva appena installato ad Aleppo-Ovest per curare i bambini che fuggono dalla dittatura di Al Qaeda.

L’ospedale era stato allestito il giorno stesso.

Immediatamente, le autorità russe hanno accusato Stati Uniti, Francia e Regno Unito di aver fornito agli jihadisti le coordinate dell’ospedale.

Diversi membri della NATO hanno risposto accusando la Russia di «bloccare il Consiglio di sicurezza dell’ONU» [1].

Dalle prime verifiche emerge che:
  gli jihadisti hanno colpito direttamente l’ospedale senza effettuare gli abituali tiri di aggiustamento dell’artiglieria;
  gli jihadisti hanno effettivamente ricevuto le coordinate dell’ospedale sotto forma di immagine satellitare;
  che queste immagini sono state fornite da LandCom – il centro di comando delle Forze terrestri della NATO, situato a Izmir (Turchia).

Come in Libia, dove mezzi NATO furono utilizzati da qualche Stato membro senza autorizzazione del Consiglio atlantico, e dunque in violazione degli statuti dell’Organizzazione, la guerra contro la Siria è condotta sin dal primo giorno con il coordinamento dell’Alleanza atlantica.

Traduzione
Rachele Marmetti