Il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, il senatore spagnolo Pedro Agramunt Font de Mora (a destra nella foto), il 6 ottobre si è scusato per aver incontrato il presidente siriano Bachar el-Assad e si è dimesso.

La diffusione, il 28 aprile scorso, da parte di media russi di fotografie di Pedro Agramunt a Damasco, accompagnato da una decina di membri dell’Assemblea del Consiglio d’Europa e della Duma russa aveva fatto infuriare l’emiciclo.

In giugno, il regolamento dell’Assemblea è stato modificato per consentire la destituzione del presidente. Agramunt si è dimesso appena tre giorni prima della votazione.

In realtà Pedro Agramunt è doppiamente messo in causa. Innanzitutto dagli Stati Uniti, per i quali l’incontro con il presidente el-Assad dimostra che è filo-russo. Poi, e soprattutto, perché i giornalisti del Berlingske, che hanno portato alla luce un sistema di relazioni pubbliche illegali dell’Azerbaijan [1], sarebbero in possesso di documenti che attestano come Baku abbia corrotto Agramunt affinché minimizzasse la repressione politica in atto nel Paese. Ma questo è più difficile da ammettere perché l’Azerbaijan è un alleato di Washington.

Traduzione
Rachele Marmetti