Nell’ambito degli accordi di riconciliazione, l’Esercito Arabo Siriano ha creato una nuova forza per accogliere gli appartenenti all’Esercito Siriano Libero (ESL) amnistiati: l’Esercito delle Tribù. Al comando ci sarà sceicco Abdulaziz al-Rifaï (nella foto, al centro).

L’Esercito Siriano Libero fu creato in luglio 2011 dalla Francia. Pretestuosamente comandato dal colonnello Riad el Asaad (che non è imparentato con la famiglia del capo dello Stato) si sosteneva che vi avrebbero confluito i disertori dell’Esercito Arabo Siriano, che si rifiutavano di eseguire gli ordini del “regime”. La bandiera dell’ESL è la stessa dell’occupazione coloniale francese, mantenuta nel primissimo periodo dell’indipendenza. Poiché non si trovavano i disertori annunciati, i servizi segreti occidentali ricorsero agli jihadisti libici con cui avevano da poco rovesciato Mu’ammar Gheddafi. In novembre 2011, il rappresentante speciale di Ban Ki-moon ed ex segretario generale di Amnesty International, Ian Martin, organizzò il trasferimento via nave in Turchia di 1.500 jihadisti di Al Qaeda. Furono posti sotto il comando di Abdelhakim Belhadj (ex numero tre di Al Qaeda) e di Mehdi Al-Harati (ex leader della Flottiglia per la Libertà di Gaza). Sbarcati in Turchia, con autobus noleggiati dal MIT (servizi segreti turchi) furono trasportati a Jabal Al-Zouia, in Siria, dove in un mese, sotto gli occhi stupefatti delle televisioni occidentali, allestirono un villaggio “ribelle”.

Da luglio 2012, l’ESL reclutò combattenti siriani, però solo tra le popolazioni tribali. Nel 2013, uno dei suoi capi, Khalid Al-Hamad, postò un video in cui lo si vede mangiare il cuore di un soldato dell’Esercito Arabo Siriano annunciando la sorte che sarebbe toccata agli alauiti. Nel 2015, quando l’ESL era ormai scomparso, la Turchia ne recuperò sigla e simboli per reclutare alcuni dei suoi combattenti.

Contrariamente a quanto afferma la stampa occidentale, l’ESL non ha mai ambito alla democrazia, né tollerato il pluralismo religioso.

Secondo Al Watan, 160 membri delle Brigate al-Omari dell’ESL avrebbero immediatamente raggiunto l’Esercito delle Tribù.

Traduzione
Rachele Marmetti