Il 6 febbraio 2018 tribù beduine fedeli alla Repubblica Araba Siriana hanno tentato di riprendersi il territorio occupato dalle Forze Democratiche Siriane (forze supplementari degli Stati Uniti composte da kurdi indipendentisti), bombardando il loro accampamento situato a 500 metri da una base militare USA.

Il 7 febbraio 2018 le medesime tribù sunnite, con l’appoggio di una milizia sciita hazara, hanno tentato di liberare le istallazioni di produzione di gas di Kasham, occupate da combattenti, ingaggiati dal Pentagono in vista dell’istituzione di una Forza per la Sicurezza delle Frontiere Siriane (Syrian Border Security Force), forza che, benché ufficialmente mai costituita, è composta da ex jihadisti di Daesh e anarchici kurdi dello YPG [1].

La Coalizione Internazionale anti-Daesh è quindi intervenuta in difesa degli ex jihadisti e degli anarchici del YPG, uccidendo un centinaio di siriani.

Traduzione
Rachele Marmetti

[1«Il Pentagono ingaggia oltre 10.000 ex jihadisti di Daesh», Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 18 gennaio 2018.