Nuovi elementi hanno arricchito il dossier giudiziario di Lafarge a Parigi. Essi dimostrano che in Siria l’acquirente del cemento era Daesh, il quale era anche pronto ad acquistare la fabbrica per continuare la produzione in proprio.

Ricordiamo che il cemento prodotto da Lafarge durante la guerra contro la Siria non poteva essere venduto che nella zona occupata dai jihadisti e dalla NATO, non già in quella controllata dalla Repubblica Araba Siriana. Le uniche costruzioni importanti realizzate nella zona jihadista sono state le fortificazioni militari sotterranee.

È quindi improbabile che Lafarge ignorasse di produrre il cemento necessario a queste fortificazioni [1].

Traduzione
Rachele Marmetti

[1Rivelazioni: il jihad di Lafarge-Holcim”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Rete Voltaire, 24 marzo 2017.