Con un verdetto pronunciato il 3 ottobre 2018 la Corte Internazionale di Giustizia ha cautelativamente annullato parecchie delle sanzioni adottate unilateralmente dagli Stati Uniti contro l’Iran.

Alla Corte Internazionale di Giustizia, l’organo arbitrale delle Nazioni Unite, aveva fatto ricorso la Repubblica Islamica d’Iran, ritenendo le sanzioni adottate dagli Stati Uniti dopo il ritiro dagli accordi 5+1 (JCPoA) in contrasto con il Trattato bilaterale per l’Amicizia, le Relazioni Economiche e i Diritti Consolari del 15 agosto 1955 [1].

Il verdetto della Corte ribadisce l’obbligo degli Stati Uniti di rispettare la propria firma sul Trattato d’Amicizia e ordina loro di agevolare il commercio di farmaci e materiale sanitario, di derrate alimentare e prodotti agricoli, nonché del materiale necessario alla sicurezza dell’aviazione civile. Washington dovrà rilasciare le licenze necessarie a garantire questo commercio.

Infine, in attesa della decisione definitiva, la Corte ingiunge alle due parti di non prendere misure che possano inasprire la disputa.

Traduzione
Rachele Marmetti

[1L’Iran denuncia gli Stati Uniti alla Corte Internazionale di Giustizia”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 20 luglio 2018.