Il presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, Juan Guaidó, non ha documentato le spese dei propri spostamenti all’estero, come invece prevede la Costituzione.

Il Controllore generale della repubblica, Elvis Amoroso, di fronte al rifiuto di Guaidó di ottemperare ai dettami della Costituzione, si è rivolto alla giustizia, che lo ha sospeso dalla carica di deputato e lo ha sanzionato con 15 anni di ineleggibilità per corruzione.

Guaidó si è recato più di 91 volte all’estero, spendendo oltre 310 milioni di bolivar (circa 94.000 $ USA), di cui non ha documentato la provenienza. In realtà il finanziamento sarebbe avvenuto attraverso il denaro proveniente dai beni del Venezuela all’estero sequestrati da Stati Uniti e Regno Unito.

Guaidó, che si è autoproclamato presidente della repubblica e non si considera più presidente dell’Assemblea Nazionale, ritiene il mandato del Controllore generale, e di conseguenza la sua richiesta, non più validi. Rappresentanti personali di Guaidó controllano i beni nazionali sequestrati da Stati Uniti e Regno Unito e con essi finanziano una mini-amministrazione in esilio, nonché il reclutamento di commando in Guatemala, Honduras e Salvador.

Traduzione
Rachele Marmetti