Il 27 marzo 2019, in piena campagna elettorale, in un discorso televisivo il primo ministro indiano Narenda Modi ha teatralmente presentato gli esiti positivi del test della Defense Research and Development Organization (DRDO): Mission Shakti.

Un missile indiano è riuscito a distruggere un proprio satellite, il Microsat-R, di 780 chilogrammi, a un’altitudine di 280 chilometri.

  Nel 2007 la Cina fu la prima potenza a farlo, distruggendo il Fengyun 1C, a 800 chilometri di altitudine.
  Nel 2008 gli Stati Uniti fecero altrettanto con il satellite USA-193, però soltanto a 240 chilometri di altitudine.
  La Russia non ha testato il proprio sistema di distruzione satellitare Nudol.

Il test indiano avrebbe prodotto 6.500 detriti di oltre 5 millimetri, che si sono sparpagliati alla velocità di 9,8 chilometri al secondo, mettendo in pericolo la circolazione aerea civile.

Traduzione
Rachele Marmetti