Funzionari ucraini hanno dichiarato che la loro marina militare e un gruppo di navi della NATO si apprestavano ad attraversare lo stretto di Kerch senza il consenso della Russia. Con quest’astuzia gli ucraini pensano di trarre in inganno la Russia.

Tutto ciò si è svolto nell’ambito delle imponenti esercitazioni navali NATO svoltesi nel Mar Nero, chiamate “Scudo del mare 2019”. Gli Stati membri della NATO hanno simulato procedure di combattimento contro sottomarini, navi di superficie e velivoli adattati alla regione. Lo scenario dell’esercitazione ha riprodotto un’operazione di risposta a una crisi, nel quadro di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (CSNU).

Hanno preso parte alle manovre 14 navi militari rumene, caccia Mig 21 e F-16 rumeni, il cacciatorpediniere olandese Evertsen, la fregata canadese Toronto, la fregata spagnola Santa Maria, la fregata turca Gelibolu e la nave ausiliaria francese Var.

La 4° Armata dell’Aria e della Difesa Antiaerea, nonché la flotta russa del Mar Nero hanno svolto dal 4 aprile attività di cooperazione nell’ambito del piano di controllo già stabilito. Venti bombardieri tattici Su-34 e Su-24, aerei d’assalto Su-25SM e aerei Su-30 hanno simulato lo sfondamento della difesa antiaerea e l’attacco a navi che varcano la frontiera russa. Lo scenario prevedeva la distruzione di due navi da guerra nemiche, di un cacciatorpediniere e di una fregata, unità che corrispondono alla composizione del gruppo navale NATO dell’esercitazione “Scudo del mare 2019”.

Le navi da guerra russe hanno svolto missioni di difesa dell’infrastruttura costiera della penisola di Crimea, nonché di contrasto di gruppi navali del nemico.

Sempre nel quadro della verifica delle capacità di combattimento, quattro caccia Su-27SM del 38° reggimento dell’aviazione di Belbek in Crimea hanno scortato due bombardieri strategici Tu-160, che hanno volato nello spazio aereo del Mar Nero. Questi aerei Tu-160 appartengono alla 22^ Divisione aerea di bombardamento della base aerea di Engels. I Su-27SM si sono esercitati a intercettare bersagli aerei in diverse direzioni d’attacco. Finora in queste esercitazioni sono stati utilizzati bombardieri Tu-22M3 a grande raggio d’azione.

La verifica del livello di preparazione delle forze militari russe, proprio perché effettuata durante le esercitazioni “Scudo del mare 2019”, ha offerto alle forze russe la possibilità di effettuare missioni di addestramento in condizioni prossime a un combattimento reale. L’esercitazione russa è un monito alle forze NATO di tenersi lontano dalle acque territoriali della Federazione Russa del Mar Nero, in particolare dal ponte dello stretto di Kerch.

Traduzione
Rachele Marmetti