La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja esaminerà dal 1° dicembre 2009 la questione che l’è stata sottoposta da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: "La dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte delle istituzioni provvisorie dell’amministrazione autonome del Kosovo, è coerente con il diritto internazionale?"[1]

Il deferimento alla Corte da parte dell’Assemblea generale è una procedura rarissima. Mira a stabilire il diritto di sconfessare uno o più membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. È stata finora utilizzata una sola volta, nel 2003-04, per dimostrare l’illegittimità del "muro di sicurezza" costruita dallo Stato di Israele annettendosi dei territori palestinesi. Gli Stati Uniti avevano usato il loro diritto di veto per bloccare qualsiasi condanna di Israele, in quel caso. Beffandosi della Corte, il presidente degli Stati Uniti confermò per iscritto, al Primo Ministro israeliano, di sostenere la politica del fatto compiuto [2].

L’indipendenza del Kosovo è il risultato di un intervento militare della NATO, senza mandato delle Nazioni Unite.

Trentasei Stati hanno depositato memorie scritte alla Corte (in ordine di registrazione: la Repubblica Ceca, Francia, Cipro, Cina, Svizzera, Romania, Albania, Austria, Egitto, Germania, Slovacchia, Russia, Finlandia, Polonia, Lussemburgo, Libia, il Regno Unito, Stati Uniti d’America, Serbia, Spagna, la Repubblica islamica Iran, Estonia, Norvegia, Paesi Bassi, Slovenia, Lettonia, Giappone, Brasile, Irlanda, Danimarca, Argentina, Azerbaijan, le Maldive, Sierra Leone, Bolivia e la Repubblica Bolivariana del Venezuela).
Quattordici Stati hanno presentato osservazioni in merito alla dichiarazioni di cui sopra (in ordine di registrazione: Francia, Norvegia, Cipro, Serbia, Argentina, Germania, Olanda, Albania, Slovenia, Svizzera Bolivia, il Regno Unito, Stati Uniti d’America e Spagna).

La Corte ha invitato le autorità del Kosovo a presentare un breve commento in merito alle altre memorie registrate, e per discutere oralmente nel corso del procedimento.

Copie dei documenti scritti sono state inviate alle differenti parti, ma sono tenute riservate. Spetta al Tribunale renderli pubblici, se vuole, nel corso del processo o durante la pronuncia della sua decisione.

In particolare, in caso di controversie tra i sostenitori dell’indipendenza, raggruppati intorno agli Stati Uniti e ai suoi alleati, Regno Unito e Francia, e gli oppositori dell’indipendenza, la Russia e la Cina. La Corte dovrà stabilire se l’indipendenza unilaterale degli albanesi del Kosovo è una violazione del diritto internazionale o una nuova norma.

I 62 Stati che, su iniziativa degli Stati Uniti, hanno riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, nonostante aver detto in coro che è un caso unico e non doverebbe costituire un precedente giuridico. Vi sono diversi stati non riconosciuti nel mondo (Abkhazia, Repubblica Srebska, Alto Karabash, Ossezia del Sud, Palestina, Somaliland...) pur avendo proprie istituzioni politiche. In aggiunta, vi sono numerosi movimenti separatisti nel mondo (vedi sopra la mappa dei conflitti più importanti in questo settore). La decisione della Corte, pertanto, deborderà ampiamente oltre alla semplice questione del Kosovo.

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[1] Risoluzione A/63/L.2 Assemblea Generale, datata 8 Ottobre 2008.
[2] Lettera di George W. Bush ad Ariel Sharon, Réseau Voltaire, 14 Aprile 2004.

Traduzione di Alessandro Lattanzio