Il tono sale ad Ankara, per via di due attacchi mortali che si sono verificati 31 Maggio 2001 contro degli interessi navali turchi.

Poco dopo la mezzanotte, un commando ha attaccato la base militare navale di Alessandretta (vicino al confine con la Siria). Gli aggressori hanno sparato razzi e ucciso sette soldati turchi.

Due ore più tardi, le forze israeliane hanno attaccato due navi mercantili turche nel Mediterraneo, parte della flottiglia della libertà. Gli assalitori hanno ucciso almeno nove persone, tra cui sei cittadini turchi.

Nel pomeriggio, il leader storico dei separatisti curdi del PKK, Abdullah Ocalan, aveva annunciato di rinunciare a continuare a guidare dal carcere il suo movimento. Non è chiaro esattamente come il PKK attualmente operi.

Anche se il primo attacco è stato rivendicato dal PKK, o piuttosto perché è stato rivendicato da esso, molti funzionari turchi stanno prendendo in considerazione che possa essere stata commissionata da Israele.

Il Vice-Presidente dell’AKP (partito di governo, democratico-mussulmano), Hüseyin Celik, ha detto di non credere a una coincidenza. Il nuovo presidente del CHP (socialdemocratico laico), Kemal Kiliçdaroglu, ha definito la coincidenza "significativa". Mentre il Presidente dell’SP (musulmano conservatore), Numan Kurtulmus, ha avvertito Israele dicendo che spera che questa simultaneità sia stata solo un caso.

Il governo ha convocato una riunione ad hoc del Consiglio di sicurezza nazionale, il 2 giugno alle ore 10, per discutere degli attacchi. Sarà presieduto dal primo ministro e vi parteciperanno il Capo di stato maggiore e i comandanti delle tre armi.

Traduzione di Alessandro Lattanzio