L’Unione africana (UA), la più grande organizzazione regionale dell’Africa, si oppone all’azione militare contro la Libia e chiede una soluzione pacifica della crisi in quel paese.
L’Unione africana aveva istituito una commissione speciale sulla Libia, prima dell’inizio degli attacchi aerei da parte delle forze della coalizione contro il paese, nella speranza di risolvere questa crisi con mezzi pacifici.
A tale scopo, il comitato ad hoc di alto livello dell’UA ha proposto una tabella di marcia in cinque punti, raccomandando alle parti interessate in Libia di proteggere i civili, fermare le ostilità, fornire assistenza umanitaria ai libici e ai lavoratori immigrati in questo paese, soprattutto a quelli di origine africana. Il comitato ha inoltre chiesto un dialogo politico che potesse portare ad un accordo per porre fine alla crisi.
La tabella di marcia è stata accolta con favore dal governo libico. La scorsa settimana, l’Unione africana, ad Addis Abeba, ha incontrato una delegazione libica guidata da Ahmed Zouni, presidente del Congresso del popolo libico. La delegazione ha confermato verbalmente che il governo libico avrebbe attuato pienamente la tabella di marcia, secondo Jean Ping, presidente della Commissione dell’Unione africana.
I membri del comitato ad hoc dell’Unione africana hanno tentato di visitare la Libia. dopo che le forze occidentali hanno iniziato il loro raid aerei, il 19 marzo, per entrare in contatto con le diverse parti della Libia, per porre fine alla crisi. ma hanno dovuto abbandonare la loro missione a causa della imposizione della no-fly zone sopra la Libia da parte delle forze della coalizione.
Per dimostrare le loro riserve sull’azione militare occidentale contro la Libia, i rappresentanti dell’Unione africana non hanno partecipato alla conferenza internazionale sulla questione libica tenutasi Martedì a Londra.
Jean Ping ha detto, in seguito, ai media che la sua organizzazione spera che la crisi libica sia superata con mezzi pacifici e che non desidera veder apparire "un’altra Somalia".
Ha anche detto di essere persuaso che le operazioni militari delle forze occidentali in Libia, avevano oltrepassato l’autorizzazione delle Nazioni Unite, col rischio di provocare una crisi umanitaria ancora più grave in questo paese del Nord Africa.
Nonostante la situazione di instabilità che prevale in Libia, Jean Ping ha detto che l’UA avrebbe mantenuto i contatti con tutte le parti coinvolte, inclusa la NATO, e che avrebbe fatto tutto il possibile per una soluzione pacifica dell’attuale crisi libica.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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