In un’intervista concessa alla televisione pubblica francese, France2, che sarà mandata in onda il 20 aprile alle ore 20, il presidente Bachar el-Assad evoca le relazioni segrete attuali tra il suo paese, la Repubblica araba di Siria, e la Francia [1].

Nel corso delle ultime settimane, sono stati emessi dei segnali contraddittori che attestano delle divisioni all’interno dell’Esecutivo francese:

• Un emissario francese si è recato a Damasco sotto incarico del presidente François Hollande. È stato ricevuto dal capo dei servizi segreti, il generale Ali Mamelouk.

• Il governo francese, diretto dal primo ministro Manuel Valls, ha venduto, per diversi milioni di euro, merci alla Siria, benché abbia decretato un embargo contro questo Stato.

• Nello stesso tempo, l’Eliseo e il Quai d’Orsay (Ministero degli Esteri francese), continuano a sostenere:
 al-Qaïda in Siria (Fronte al-Nusra), grazie anche alle forniture d’armi e la presenza di consiglieri militari, nonostante la Francia abbia fatto iscrivere questa struttura nella lista delle organizzazioni terroriste delle Nazioni Unite;
 i Fratelli Musulmani, una società segreta che lavora per la CIA dal 1953 e che ha già tentato di rovesciare la Repubblica araba di Siria nel 1982.

Nel 2010, Francia e Regno Unito, hanno organizzato per conto degli Stati Uniti, gli eventi che furono mediatizzati come una "rivolta popolare" contro la Repubblica araba di Siria e che giustificarono agli occhi dell’opinione pubblica occidentale e del Golfo, quattro anni di guerra. La Francia e il Regno Unito hanno così la responsabilità maggiore di questo conflitto internazionale che ha già fatto più di 80 000 morti tra le fila dell’Esercito arabo siriano (ovvero più dei morti delle guerre fatte da Israele) e più di 140 000 vittime tra i civili.

Traduzione
Federico Vasapolli

[1« Entretien de Bachar el-Assad avec France2 », par Bachar el-Assad, Réseau Voltaire, 21 avril 2015.