Mentre il popolo greco ha rifiutato con il 61,31% il piano della Troika per salvare l’economia greca e il possibile taglio delle liquidità da parte della Banca Centrale Europea, una fazione importante di Syriza esamina la possibilità di ricorrere alle disposizioni di emergenza del Trattato di Lisbona.

Domani, martedì 7 luglio 2015, il negoziatore greco dovrebbe invitare i colleghi europei a rispettare il Trattato di Lisbona, il quale vieta alla BCE di tagliare le liquidità. In caso di rifiuto, il governo greco potrebbe dichiarare lo stato di emergenza, confiscare la Banca Centrale di Grecia ed stampare, il Governo stesso, degli euro (disponendo di macchinari per stampare tagli da 20€). Allo stesso tempo, il governo greco si ritorcerebbe contro il presidente della BCE, Mario Draghi, per non aver fornito alla Grecia i mezzi per la propria stabilità [1].

Traduzione
Federico Vasapolli

[1SYRIZA Forces Demand “Requisitioning” of Greek Central Bank”, by Webster G. Tarpley, Voltaire Network, 6 July 2015.