Mentre le forze armate russe e statunitensi si dispiegano nel Medio Oriente allargato, tra le parti sono stati aperti tre canali di comunicazione:

1. All’interno dello stato-maggiore interarmi statunitense, il generale Kenneth F. McKenzie (foto) è stato designato per affrontare in urgenza ogni problema che potrebbe sorgere nella regione fra i due eserciti.

2. È stata stabilita una linea di comunicazione diretta tra i responsabili delle due parti in Iraq e in Siria, per coordinare gli sforzi nelle quattro zone di allentamento della conflittualità, designate dagli accordi d’Astana. Accordi conclusi sotto gli auspici d’Iran, Russia e Turchia, che però non sono stati riconosciuti ufficialmente dagli Stati Uniti. Sicché parrebbe esistere un secondo accordo, questa volta segreto, tra Mosca e Washington.

3. È stata recentemente stabilita una linea di comunicazione diretta tra il comandante del CentCom, generale Joseph Votel, e il suo omologo russo, non per trattare problemi tattici, bensì strategici.

L’insieme di questi dispositivi segna una rivoluzione rispetto alle consuetudini delle forze armate statunitensi che finora vi si erano opposte. È conseguenza diretta della nuova strategia voluta da Donald Trump.

Traduzione
Rachele Marmetti