Secondo la radio privata di Damasco Sham FM, gli Stati Uniti avrebbero autorizzato 4.000 rifugiati siriani a lasciare il campo di al-Rubkan, alla frontiera tra Giordania, Iraq e Siria. Questo campo USA ospita, in condizioni deplorevoli, 60 mila persone fuggite dai combattimenti del sud della Siria. I Fratelli Mussulmani vi hanno imposto un rispetto rigido della propria concezione dell’islam.

Secondo il quotidiano russo Izvestia, quanto prima si dovrebbe tenere una riunione fra Russia, Giordania e USA per decidere il futuro del campo.

Fino a inizio aprile gli Stati Uniti, che tentano d’impedire la ricostruzione della Siria, si sono opposti al ritorno dei rifugiati alle proprie case, accusando la Repubblica Araba Siriana di non volerli accogliere. Eppure, con l’aiuto del presidente Michel Aoun, numerosi rifugiati hanno lasciato il Libano e sono tornati nelle loro città e nei loro villaggi. Il 17 febbraio 2019, in un discorso ufficiale, il presidente al-Assad ha sottolineato che la Siria ha bisogno della propria popolazione, che tutti i rifugiati sono i benvenuti, che i timori sono infondati e che le forze di sicurezza non hanno arrestato alcuno.

Traduzione
Rachele Marmetti