Il 30 maggio 2021 la stampa danese è tornata sulla vicenda dello spionaggio di dirigenti europei da parte dei servizi segreti danesi per conto degli Stati Uniti. La stampa tedesca ne ha seguito le orme denunciando le intercettazioni di cui è stata vittima la cancelliera Angela Merkel. Molti governi si sono dichiarati «preoccupati».

La vicenda delle intercettazioni ancora una volta fa capolino all’improvviso, mettendo in ombra gli antefatti. Dalla Liberazione gli Stati Uniti intercettano ininterrottamente i dirigenti degli Stati europei loro alleati. Cambia solo il mezzo.

Nel 1992 è subentrato il FE (Forsvarets Efterretningstjeneste) [nella foto il centro d’intercettazione dell’FE di Sandagergård]. Oggi se ne parla perché il centro non è più attivo e il compito è stato trasferito ad altro Stato. Come sempre ci garantiranno che tutto questo appartiene al passato. Però il sistema resta attivo, con altri mezzi.

I governi protesteranno ma nessuno agirà. Per dei dirigenti politici è più comodo comportarsi così piuttosto che collaborare apertamente con Washington, assumendosi la responsabilità del tradimento del proprio Paese.


 «In Danimarca è sempre attiva la rete Stay-Behind della NATO», Rete Voltaire, 8 dicembre 2020.

Traduzione
Rachele Marmetti