Il 13 marzo 2022 l’esercito russo ha devastato il campo ucraino di Yavorov (foto). È il più grande campo di addestramento militare d’Europa. Fu costruito dai sovietici per simulare lo spiegamento in formazione da combattimento e l’attacco di una divisione di carri. Rimasto all’Ucraina, da otto anni era utilizzato dalla Nato per addestrare i soldati della Difesa Territoriale ucraina, ossia i banderisti (o “neonazisti”, secondo la terminologia russa).

Dopo l’inizio del conflitto era diventato centro di smistamento degli approvvigionamenti in uomini e materiali all’esercito ucraino. Poco prima dell’attacco era stata effettuata una gigantesca consegna di materiale bellico proveniente da Polonia e Romania.

Secondo le forze armate russe sono stati uccisi almeno 180 mercenari stranieri. Una notizia che il governo ucraino smentisce, senza tuttavia convincere.

Questa vicenda dimostra che:
– Contrariamente a quanto finora sostenuto dalla Nato, da otto anni erano presenti in Ucraina soldati della Nato. In internet sono state pubblicate tantissime fotografie.
– Le armi distrutte erano state fornite dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti; il loro valore ammonta probabilmente a diverse centinaia di milioni di dollari.

Traduzione
Rachele Marmetti