Il 20 marzo 2022 il presidente Zelensky ha annunciato che tutti i media ucraini, senza eccezioni, sono ora sotto il controllo del Consiglio di Sicurezza e di Difesa.

I più celebri giornalisti, in particolari quelli che hanno fatto inchieste su vicende di corruzione, hanno subito perquisizioni. Alcuni di loro sono spariti, ma non si sa se siano stati arrestati o siano entrati in clandestinità.

Sembra che supervisore dell’operazione sia il Gruppo 1+1 Media di Ihor Kolomoyskyi, protettore del presidente Zelenzky, nonché padrino della mafia ucraina.

Il concomitante divieto dei partiti politici d’opposizione smentisce l’interpretazione del conflitto come opposizione fra una dittatura, la Russia, e una democrazia, l’Ucraina.

Traduzione
Rachele Marmetti