Il direttore dell’intelligence ceca (BIS), colonnello Michal Koudelka, in una conferenza stampa ha messo in guardia contro nuove operazioni dei servizi segreti russi.

Facendo notare che l’espulsione di diplomatici russi e il divieto di viaggiare a uomini d’affari russi privano di personale i servizi segreti, il colonnello Koudelka ha fatto previsioni su possibili campagne di disinformazione russa nella Repubblica Ceca e in Occidente in generale.

Il colonnello ha anche affermato che i 250 mila ucraini entrati nel Paese non costituiscono un problema, nonostante le notizie che attestano come molti di loro abbiano partecipato a campi e cerimonie di banderisti. Koudelka ha infine affermato che tra i rifugiati ucraini possono essersi infiltrate spie russe.

Vicino all’MI6 e alla CIA, il colonnello Koudelka [1] tentò di rovesciare il presidente ceco Miloš Zeman, implicandolo in una vicenda in cui avrebbe agito come agente russo. Poi, retrospettivamente, accusò il Cremlino di aver organizzato nel 2014 le due esplosioni dei depositi di armi di Vrbetice e di aver utilizzato gli stessi agenti per avvelenare gli Skripal nel 2018, a Londra.

Traduzione
Rachele Marmetti

[1Repubblica Ceca: il colonnello Kudelka recidivo contro la Russia”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 14 febbraio 2022.