Il governo polacco si è messo in contatto con leader ucraini dell’opposizione in vista di proporre il dispiegamento di una forza di pace nell’Ucraina occidentale. La proposta nasconde un retropensiero: nel periodo fra le due guerre la Polonia aveva infatti occupato la parte occidentale dell’Ucraina per proteggerla dal bolscevismo; in seguito l’aveva annessa in accordo con l’URSS.

Un mese fa degli ufficiali polacchi hanno rivendicato l’enclave di Kaliningrad, che tuttavia la Polonia non ha mai posseduto [1].

I banderisti sono nati nel periodo dell’occupazione dell’Ucraina occidentale da parte della Polonia. Nel 1934 Stepan Bandera organizzò per conto della Gestapo, di cui era già membro, l’assassinio del ministro dell’Interno polacco, Bronislaw Pieracki, che aveva represso i terroristi ucraini per la responsabilità collettiva dei loro villaggi.

Ungheria e Romania potrebbero a loro volta reclamare territori ucraini perduti.

Ogni azione contro forze di pace di soldati della Nato non farebbe scattare l’articolo 5 del Trattato del Nordatlantico, ossia non implicherebbe la mobilitazione automatica degli Stati membri della Nato.

Traduzione
Rachele Marmetti

[1La Polonia rivendica Kaliningrad”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 29 marzo 2022.