Il 5 ottobre 2022 il Consiglio d’Associazione Unione Europea-Israele si è riunito a Bruxelles per la prima volta dopo dieci anni. La delegazione dello Stato ebraico era guidata da Elazar Stern, ministro dell’Intelligence. Il primo ministro Yair Lapid vi ha partecipato in videoconferenza da Tel Aviv [1].

La partecipazione di Israele alla Comunità Politica Europea, in un primo tempo annunciata, alla fine è stata annullata, non perché gli organizzatori francesi non ritenessero Israele uno Stato europeo, ma perché la partecipazione di Lapid avrebbe indotto parecchi Stati a declinare l’invito. Il primo ministro ceco Petr Fiala ha tentato fino all’ultimo di convincere tutti dell’importanza di Israele. Tel Aviv ha preferito non insistere, sapendo che l’attuale governo israeliano sostiene Kiev a parole e Mosca nei fatti.

Il dialogo fra Israele e Unione Europea è stato rilanciato con la stipula di un accordo di fornitura di gas israeliano all’Europa attraverso l’Egitto. La produzione di gas di Israele dovrebbe rapidamente aumentare in seguito all’accordo con il Libano sui confini delle acque territoriali, che probabilmente sarà firmato entro la fine di ottobre.

Traduzione
Rachele Marmetti