Ihor Kolomoïsky (gruppo Privat), ex sponsor del presidente Volodymyr Zelensky nonché ex miliardario, si è trovato al centro di un’inchiesta dei servizi di sicurezza ucraini (SBU). Secondo gli inquirenti, con la nazionalizzazione di novembre 2022 delle sue società di idrocarburi, Ukrnafta e Ukrtatnafta, avrebbe sottratto a proprio vantaggio 40 miliardi di grivnia (circa un miliardo di dollari).

Nel 2010 Kolomoïsky tentò di assumere il controllo del Consiglio Europeo delle Comunità Ebraiche. Dovette però desistere per l’opposizione dei responsabili ebrei europei, dovuta ai suoi trascorsi mafiosi. Dopo il colpo di Stato del 2014 Kolomoïsky finanziò i gruppi armati dei nazionalisti integralisti, in particolare i battaglioni Aidar, Donbass, Dnipro 1, Dnepr 227. Dal 2020 è stato lo sponsor più importante del presidente Zelensky e del suo partito, Servitore del Popolo. A Kolomoïsky apparteneva Burisma Holding, società di cui il figlio del presidente Joe Biden, Hunter, e il figliastro dell’ex segretario di Stato John Kerry, Devon Archer, erano amministratori [1].

Qualche mese fa Kolomoïsky ha litigato con il pupillo Zelensky, che gli ha revocato la nazionalità ucraina.

Traduzione
Rachele Marmetti