La Commissione d’inchiesta russa sui crimini commessi in Ucraina ha dichiarato di aver individuato dei mercenari francesi tra i responsabili dell’uccisione di 25 prigionieri di guerra russi. Avrebbero agito nell’ambito del Battaglione Azov e della 92^ Brigata delle forze armate ucraine.

La Commissione d’inchiesta accerterà tutte le circostanze in cui sono avvenuti i fatti e porterà davanti alla giustizia le persone implicate.

Sul fronte ucraino ci sarebbero 8.000 mercenari stranieri, soprattutto polacchi, statunitensi, canadesi, rumeni e britannici.

Secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti dell’umo (OHCH), l’austriaco Volker Turk, l’Ucraina non promuove alcuna azione giudiziaria contro i soldati che hanno commesso crimini di guerra documentati.

Il Codice penale francese punisce l’attività di mercenario con cinque anni di prigione e la sospensione dei diritti civili e di famiglia (art. 436). I mercenari, al pari dei soldati regolari, rispondono inoltre degli atti di tortura e dell’uccisione di prigionieri. In tal caso incorrono nell’ergastolo.

Traduzione
Rachele Marmetti