Fonte
Strategic Culture Foundation (Russia)
150 articoli

La Giornata della Vittoria russa (o la storia della Seconda Guerra Mondiale che non si sente spesso in Occidente)
di
Michael Jabara Carley

Ogni 9 maggio la Federazione Russa celebra la sua festa nazionale più importante, la Giornata della Vittoria, il den’ pobedi. Durante le prime ore di quel giorno nel 1945 il Maresciallo Georgij Konstantinovič Žukov, comandante del 1° Fronte bielorusso, che aveva preso d’assalto Berlino, ricevette la resa incondizionata tedesca. La Grande Guerra Patriottica era andata avanti per 1418 giorni di inimmaginabile violenza, brutalità e distruzione. Da Stalingrado e dal Caucaso settentrionale e dalla (...)

La NATO riscrive la storia: la Seconda guerra mondiale non sarebbe stata un conflitto interno al capitalismo, ma la lotta vittoriosa della democrazia contro il nazismo. Di conseguenza, il ruolo dell’Unione Sovietica nel conflitto non sarebbe stato di primaria importanza. Al contrario, l’URSS avrebbe stretto con il Male assoluto la più solida delle alleanze. Ma questa propaganda non regge alla prova dei fatti.

Dopo la vittoria del successore di Hugo Chavez, Nicolas Maduro, nelle elezioni presidenziali del 2013, la CIA per rovesciarlo ha cercato di utilizzare una versione modernizzata dello scenario cileno. Quarant’anni fa, tale scenario funzionò: nel settembre 1973 il governo di Salvador Allende fu letteralmente distrutto. Una dittatura fascista repressiva s’impose in Cile per molti anni, e i sostenitori di Allende ne furono le vittime. Decine di migliaia di cileni passarono nei centri di tortura e (...)

Due donne guerrafondaie rappresentanti l’apparato degli Esteri occidentale, l’assistente del segretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici Victoria Nuland e quella dell’UE, un tempo attivista inglese per il disarmo nucleare Catherine Ashton, hanno visto la loro agenda segreta per l’Ucraina svelata in conseguenza della diffusione delle loro conversazioni telefoniche. Ashton, la cui conversazione telefonica con il ministro degli Esteri estone Urmas Paet è stata la seconda telefonata (...)

Durante il recente carnevale in Venezuela, le sacche isolate di proteste studentesche nelle grandi città si sono estinte per magia. O per essere più precisi, sono morte nelle zone privilegiate delle città. Gli organizzatori delle proteste antigovernative avevano assicurato al mondo che il carnevale non avrebbe avuto luogo, e che la tradizionale passeggiata nelle spiagge caraibiche sarebbe stata annullata, in quanto “l’insoddisfazione del popolo” aveva raggiunto l’apice. Ancor un po’ e il regime (...)

L’attacco dei ribelli libici del 23 agosto contro l’ambasciata venezuelana e il compound di Tripoli sono largamente passati sotto silenzio, anche se le vittime sono state fatte presenti quando l’ambasciatore venezuelano Afif Tajeldine e il personale dell’ambasciata si sono mossi all’ultimo momento in un luogo più sicuro e hanno lasciato la Libia poco tempo dopo. Dopo l’incidente si è capito che l’ambasciata del Venezuela fosse stata l’unica saccheggiata nell’intero quartiere, e ciò significa che (...)

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