Traduzione
Alessandro Lattanzio
(Sito Aurora)

Gli Stati Uniti hanno investito molto nello sviluppo degli aerei F-35 di 5.ta generazione. Vogliono produrne 5000 nel prossimo decennio, di cui 2400 per l’esercito statunitense, il resto per l’esportazione. Ecco perché gli Stati Uniti non sono interessati ad altra tecnologia nel campo aeronautico.
Il piano dello Stato Maggiore dell’esercito russo prevede solo 12 aerei “invisibili” Su-57, la linea di produzione rimane libera per l’esportazione. I piani per il caccia MiG-41, il velivolo da (...)

In un’intervista a Krasnaja Zvezda, il Generale Sergei Karakaev, comandante delle Forze Strategiche Missilistiche della Federazione Russa, affermava che i primi sistemi ipersonici Avangard saranno operativi nel 2019 nella 13.ma Divisione Dombarovskij. Inizialmente, Avangard sarà lanciato col missile balistico intercontinentale UR-100N UTTKh, e poi dal nuovo missile Sarmat.
Avangard è un velivolo ipersonico subspaziale (80-90 km di quota), con una velocità di 7/7,5 km/s, o Mach 20-21. Ciò gli (...)

Vi sono indizi secondo cui gli Stati Uniti avrebbero pianificato l’incidente nello stretto di Kerch, in cooperazione coll’Ucraina, tentando di penetrare l’A2/AD russo con due aerei da ricognizione dell’US Air Force: un RC-135V, numero di serie 64-14841, identificatore JONAS 21 e un RQ-4B, numero di serie 11-2047, identificativo FORTE10.
Non c’è stato alcun commento sull’incidente da Stati Uniti e loro alleati suggerendo che l’operazione abbia avuto successo, ma penso che abbiano fallito. (...)
La Russia può affondare tutte le portaerei statunitensi che navigano a est della Groenlandia
di
Valentin Vasilescu

In un precedente articolo, Valentin Vasilescu aveva spiegato che il Pentagono non può allestire un blocco navale contro la Russia né nel Mediterraneo né, più in generale, altrove. Allargando il ragionamento, oggi ci mostra che gli Stati Uniti non sono più in grado di muovere una guerra navale alla Russia a est della Groenlandia. Mosca ha già dimostrato la superiorità del proprio armamento terrestre in Siria. Benché lo scontro tra i due Grandi sia stato prudentemente evitato, oggi è palese che la Russia non teme più un eventuale attacco convenzionale degli Stati Uniti.

Mentre la stampa internazionale si fa domande sui missili S-300 che verranno consegnati in Siria tra due settimane, Valentin Vasilescu è interessato all’allestimento antiaereo russo. Ciò comporta una no-fly zone totale per gli occidentali (Israele incluso). Niente di più, niente di meno.

La città di Damasco e la campagna a est della capitale, il Ghuta orientale, sono teatro di violenti scontri tra al-Qaida, sostenuta da Regno Unito e Francia, e l’Esercito arabo siriano. La Repubblica cerca di liberare la popolazione da sette anni di occupazione e sharia. Ma le potenze coloniali non ci sentono da quell’orecchio.

Cos’hanno in comune AfD (Alternativa per la Germania), Rodrigo Duterte, Mauricio Macri, Narendra Modi, Barack Obama, Partito nazionale scozzese e Donald Trump? Tutti hanno basato la loro campagna elettorale sui buoni consigli di Mark Zuckerberg. Basandosi sul caso delle elezioni in India, Shelley Kasli rivela come Facebook manipola i processi democratici.

Mentre la guerra contro lo SIIL finisce in Iraq e Siria, e la guerra contro lo pseudo-Kurdistan sembra essere stata evitata, diversi Stati del Medio Oriente riprendono l’iniziativa. Approfittando della fluidità del momento, il principe ereditario dell’Arabia Saudita ha eliminato brutalmente i membri della famiglia reale che potevano contestarne il potere. Quindi non solo le lotte di potere regionali sono state cambiate dalla guerra, ma uno degli attori principali ha cambiato obiettivi.

Mentre la NATO ha deliberatamente falsificato il dossier libico per arrogarsi il diritto di distruggere la Libia e assassinarne la Guida per gettarla nel caos, Sayf al-Islam Gheddafi rimane l’unica personalità capace di unire rapidamente le diverse tribù. Liberato di recente, ha scritto questo memorandum per esaminare la situazione giuridica del suo Paese.

Se la stampa non è più interessata al Medio Oriente dopo la caduta di Raqqa, che interpreta erroneamente come sconfitta del jihadismo, i magistrati francesi lavorano su due casi mediorientali: il presunto finanziamento libico della campagna elettorale di Nicolas Sarkozy e il presunto acquisto di petrolio del Daish da Lafarge. Due indagini che per il momento non hanno sondato a fondo i dossier.

L’esercito turco ha ideato una strategia militare sotto forma di matrioska. Le operazioni appena iniziate ufficialmente sono contro i jihadisti. In realtà, sono dirette contro la creazione dei nuovi Stati Rojava e Kurdistan, mascherando la possibile realizzazione del giuramento nazionale del 1920 con la conquista della Grecia nordorientale, dell’isola di Cipro, della Siria settentrionale e dell’Iraq settentrionale; irredentismo dichiarato pubblicamente dal presidente Recep Tayyip Erdogan.

Vi è un accordo segreto tra Ankara e Baghdad per creare una nuova via di comunicazione e ridurre i ricavi doganali di Irbil. Il 12 ottobre l’Iraq distribuirà 13000 soldati per assicurarsi questa strada, che l’armata turca proteggerà da novembre. Sarà quindi possibile per la Turchia invadere il Kurdistan iracheno.

I documenti Top Secret recentemente pubblicati dagli Edward Snowden Archives rivelano come l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Nazionale (NSA) spiasse i sistemi missilistici e nucleari dell’India tramite il programma d’intercettazione Rainfall dalle basi in Australia e Thailandia. Questi documenti rafforzano la tesi sulla morte, presunta accidentale, del padre dell’atomica indiana Homi J. Bhabha e di 11 scienziati durante il primo mandato di Obama.

Dall’organizzazione del colpo di Stato in Ucraina, l’insediamento dei nazisti a Kiev e l’indipendenza della Crimea, la NATO alimenta la paranoia dei suoi membri europeo-orientali. Mosca non avrebbe protetto i crimeani da un governo nazista, ma conquistato e annesso questo territorio storicamente russo. Grazie a tale narrazione, Washington occupa l’Europa orientale militarmente, senza che i popoli sottomessi protestino. Al contrario, sono allarmati dalle manovre militari russe-bielorusse.
Sud America in pericolo
Gli USA installeranno una nuova base militare in Perùdi
Ariel Noyola Rodríguez

Dopo l’impeachment parlamentare di Dilma Rousseff (Brasile) e l’arrivo di Mauricio Macri alla Casa Rosada (Argentina), gli Stati Uniti cercano disperatamente di aumentare la propria presenza militare in America Latina, e in particolare nel Cono Sud. Il Perù, uno dei Paesi dell’Alleanza del Pacifico, è l’ultima vittima delle incursioni imperiali di Washington. Il governo regionale di Amazonas (Perù) approvava alla fine del 2016 l’installazione di una nuova base militare degli Stati Uniti che, per l’opinione pubblica, viene presentata come centro di risposta alle catastrofi naturali.
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