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Atterra a Sigonella il primo drone Nato
L’Italia in prima linea nella «guerra dei droni»di
Manlio Dinucci

È proprio della mentalità dei militari possedere il maggior numero possibile di armi disponibili. È il caso degli italiani con i droni USA. È proprio della mentalità degli occidentali utilizzare ogni tecnologia di cui si può disporre, non perché se ne abbia bisogno, ma perché ci sono. Così, senza alcuna riflessione, l’Italia si ritrova imbarcata nelle guerre degli Stati Uniti in Africa e Medio Oriente Allargato.

Una documentata inchiesta di Dilyana Gatandzhieva, pubblicata su Arms Watch, dimostra come la missione NATO in Afghanistan (Resolute Support Mission) sia la copertura di un traffico d’armi statunitense a favore di Daesh in Yemen.
L’inchiesta rivela anche che le Forze Speciali USA in Croazia (Task Force Smoking Gun) hanno inviato armi ad Al Qaeda in Siria (Fronte al-Nusra).
Sono implicate molte società – fra cui Sierra Four Industries, Orbital ATK, Global Ordnance e UDC negli Stati Uniti – (...)

La Nuova Guerra Fredda è cominciata davvero. Non è più scontro militare fra Stati Uniti e URSS, ma fra Stati Uniti da un lato e blocco Russia-Cina dall’altro. L’abrogazione del trattato INF e l’annuncio di prossime trattative a tre pone fine agli anni d’incertezza che abbiamo appena vissuto. Questi sviluppi riportano l’Europa Occidentale e Centrale allo status che ebbero nella Prima Guerra Fredda: un campo di battaglia.

Sale la tensione tra Turchia e partner europei.
Dalla Russia la Turchia ha già acquistato S-400 e prevede di comprare degli aerei. Con questo mercato la Turchia non trasgredisce gli impegni verso l’Alleanza Atlantica, ma ne vìola l’implicito funzionamento anti-Russia. Sebbene gli Stati Uniti abbiano più volte avvertito Ankara delle possibili ripercussioni di queste transazioni, gli S-400 sono stati consegnati.
La Turchia ha avviato contemporaneamente esplorazioni petrolifere nelle acque (...)

La straordinaria acrobazia del soldato volante durante la sfilata militare del 14 luglio 2019 ha oscurato l’istituzione di un comando militare dello spazio. Dopo Russia, Cina e Stati Uniti, la Francia è la quarta potenza militare a impegnarsi in un ambito che, in linea di principio, dovrebbe essere libero da armi nucleari. Non a lungo.

La Russia, in ragione di un possibile interesse della NATO alla conquista della Crimea, ha rafforzato il sistema difensivo della regione, già favorito in partenza dalla topografia della zona. Valentin Valisescu stila un inventario delle forze destinate alla difesa della penisola.

L’esercito israeliano avrebbe utilizzato per la prima volta dei Rampage, tirandoli contro la Siria.
Il 13 aprile 2019, alle 2.30, aerei israeliani che operano illegalmente dallo spazio aereo libanese hanno distrutto tre hangar in una base militare siriana a Maysaf (distretto di Hama), ferendo tre soldati.
Secondo il Jerusalem Post, sarebbero stati usati missili supersonici ad alta precisione, i Rampa-ge, appunto. Queste armi hanno una portata di 150 chilometri e una precisione di 10 metri. (...)

Proprio mentre dovrebbe essere a breve rivelato il progetto «deal del secolo» degli Stati Uniti, il 14 aprile 2019 l’Egitto ha fatto sapere che non parteciperà all’Alleanza Strategica Medio-orientale (Middle East Strategic Alliance), la cosiddetta “NATO araba”. Il ritiro dell’esercito arabo più numeroso non può non pesare sul progetto.
L’Egitto ritiene di non avere obiettivi strategici comuni con gli Stati che potrebbero unirsi all’alleanza, né di aver motivo per assoggettarsi al comando saudita.
La (...)

Un tribunale iracheno ha condannato a morte per impiccagione il belga Bilal Abdoul-Aziz al-Marshouhi, detto “Abou Fadhil al-Belgiki”, per aver fatto parte di Daesh.
«Sono nato in Belgio e sono cittadino belga, nonostante sia di origine marocchina (…) Ho studiato ingegneria all’università di Anversa. Sono diventato jihadista dopo essere diventato amico di uno che leggeva libri che esortavano all’islam radicale», ha spiegato al-Marshouhi.
Accusato di aver creato un sito pornografico, al-Marshouhi (...)

L’F-35, costruito da un consorzio capeggiato da Lockheed-Martin, non è ancora in grado di offrire le prestazioni multiruolo garantite nella prevendita. Inoltre, le tensioni con la NATO dovrebbero indurre la Turchia a ritirarsi dal gruppo di costruttori. Una sciagura non arriva mai sola: la Russia dovrebbe mettere sul mercato il Su-57, migliore e molto meno caro dell’F-35.

La difesa della Confederazione Elvetica si basa sulla milizia popolare. Dalla guerra civile del Sonderbund del 1847, al termine del servizio nazionale i soldati tengono l’arma di servizio a casa propria. Attualmente, i cittadini maggiori di 15 anni sono liberi di detenere armi. La Svizzera è al 16° posto nella classifica mondiale di armi per abitante.
L’istituzione nel 2005 di una tassa sulla detenzione di armi e l’obbligo di una formazione continua di tiro hanno fatto retrocedere la tradizione (...)

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