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Gli umoristi russi che si erano già spacciati per il presidente svizzero con il putschista venezuelano Juan Guaidó hanno ripetuto il colpo. Questa volta si sono fatti passare per il presidente neo-eletto dell’Ucraina, Volodymyr Zelenski, e sono riusciti a mettersi in comunicazione con il suo omologo francese Emmanuel Macron.
La conversazione dimostra che il presidente Macron non era poi in così buoni rapporti con il presidente ucraino uscente, Petro (...)
Tutto sulla fonte di Bellingcat e dell’inchiesta ufficiale sull’abbattimento dell’aereo MH17
di
Jürgen Cain Külbel

Jürgen Cain Külbel, ex investigatore della polizia criminale della Repubblica Democratica Tedesca, è diventato giornalista dopo la riunificazione della Germania. È riuscito a identificare l’autore dei rapporti del sito Bellingcat, che hanno influenzato la squadra internazionale di polizia incaricata dall’Ucraina di individuare chi ha abbattuto il volo MH17. Questo dilettante, che ha “trovato” prove supposte “inconfutabili” della colpevolezza russa, è in realtà un musicista senza alcuna competenza in scienze forensi.

Nel 1997 Ucraina e Russia firmarono un Trattato d’Amicizia, che entrò in vigore nel 1999. La validità del trattato si rinnova tacitamente ogni dieci anni, salvo denuncia dell’una o dell’altra parte.
In ottobre l’Ucraina ha deciso di denunciare il Trattato e ha poi organizzato l’incidente di Kertch. Inoltre, il presidente Petro Poroshenko ha disposto l’esame degli accordi conclusi con la Russia e la valutazione di quali siano da denunciare.
Il Trattato d’Amicizia e la sua estensione del 2003 (...)

La Russia ha reso pubblici tre interrogatori dei marinai ucraini catturati durante l’incidente di Kertch del 25 novembre 2018 e un documento (foto) sequestrato su una delle navi.
Secondo il documento e i video, l’incidente è stato pianificato dall’Ucraina in cooperazione con potenze straniere. Due ufficiali dell’intelligence militare ucraina erano a bordo delle navi per coordinare le operazioni. Sono loro ad aver impedito ai marinai di rispondere ai messaggi dei russi, inviati quando le navi da (...)

Il 25 novembre 2018 la marina militare ucraina ha deliberatamente violato lo spazio marittimo russo in Crimea.
Ritenendo l’ingresso delle vedette blindate d’artiglieria Berdyansk e Nikopol e del rimorchiatore Yani-Kapou nelle sue acque territoriale atto ostile, la Russia li ha fermati. Il Consiglio di Sicurezza e di Difesa ucraino ha proposto al presidente Petro Porochenko di indire la legge marziale «per 60 giorni». Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dovrebbe riunirsi con urgenza (...)

Il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti ad Atene, Geoffrey R. Pyatt, che insieme a Victoria Nuland organizzò il colpo di Stato a Kiev nel 2014 , si dedica ora alla creazione di una chiesa ortodossa indipendente in Ucraina.
La chiesa ortodossa è organizzata in sette patriarcati, di cui quello di Costantinopoli è «primo fra uguali». Il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, non ha di fatto fedeli in Turchia, ma veglia sulla diaspora greca nel mondo. Il patriarca di Mosca, Cirillo (...)

Le autorità russe, che contestano da sempre la versione della distruzione del volo MH-17 da parte di un missile terra-aria, hanno desegretato le informazioni che contraddicono le conclusioni della Commissione d’inchiesta olandese sul crash.
Il 17 luglio 2014 il volo 17 della Malaysia Airlines, partito da Amsterdam per Kuala Lampur, è stato abbattuto mentre sorvolava la regione di Donetsk (Ucraina), dove erano in corso i combattimenti tra il governo putschista di Kiev e gl’indipendentisti del (...)

Il presidente della Repubblica Popolare di Donetsk (o Malorossiya), Alexandre Zakhartchnenko, è stato ucciso il 31 agosto 2018 in un attentato. Nell’esplosione della bomba sono rimasti feriti anche il ministro delle Finanze, Alexandre Timofeïev, e altre dieci persone.
La polizia è riuscita a identificare gli autori dell’attentato, che lavorerebbero per i Servizi di Sicurezza dell’Ucraina. È subito iniziata una caccia all’uomo.
Alexandre Zakhartchnenko aveva firmato gli accordi di Minsk II, che il (...)

Secondo Bloomberg, il presidente Vladimir Putin avrebbe proposto al presidente americano Donald Trump di regolare insieme la questione del Donbass [14]..
Potrebbe così essere indetto un referendum, da tenersi sotto la sorveglianza della comunità internazionale, per consentire agli abitanti della regione di decidere del proprio avvenire.
Il presidente Trump si sarebbe riservato di dare una risposta.
Gli accordi di Minsk prevedevano peraltro l’adozione da parte della Duma ucraina di uno (...)

Durante la cena del G7 di Charlevoix, Donald Trump ha spiegato ai propri interlocutori che, secondo lui, la Crimea è effettivamente russa.
Il presidente statunitense ha, in particolare, sottolineato che tutti gli abitanti della Crimea parlano russo e non ucraino.
Fino a ora gli occidentali, nel complesso, accusano la Russia di essersi annessa la Crimea con la forza.
Sembra che il comunicato finale del G7 non includa più l’annessione della Crimea nel contenzioso con la Russia, (...)

Il 2 marzo 2018 i parlamenti di Georgia, Moldavia e Ucraina hanno tenuto una conferenza comune a Chisinau.
I presidenti dei tre parlamenti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per denunciare l’occupazione da parte dell’esercito russo di regioni appartenenti al proprio territorio (Ossezia del Sud e Abkhazia, Transnistria, Crimea e Donbass) [15].
I parlamentari, che si esternavano attorniati da responsabili statunitensi, hanno annunciato il rilancio dell’Organizzazione per la (...)

La Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, organizzata da tedeschi, si è trasformata in un forum mondiale di ministri degli Esteri e della Difesa. Tutti cercavano di anticipare l’evoluzione della situazione politica attuale, gli organizzatori invece ambivano portare avanti la causa del riarmo tedesco. Alla fine, le posizioni degli uni e degli altri sono emerse con chiarezza, mentre resta in sospeso la questione delle nuove regole del gioco.

Il 14 ottobre 2017 i partiti politici ucraini nostalgici del nazismo hanno organizzato una fiaccolata a Kiev, in memoria di Stepan Bandera, fondatore dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) di triste memoria.
Stepan Bandera, che al termine della seconda guerra mondiale era entrato nelle reti stay-behind della NATO (Gladio), fu alla fine ucciso dai servizi sovietici a Monaco, esattamente 58 anni fa.
Il corteo era guidato da Oleh Tyahnybok (fondatore di Svoboda [16]), partner (...)

Andrij Parubij ricevuto da amici della NATO.
L’Ucraina, di fatto già nella Nato, vuole ora entrarvi ufficialmente. Il parlamento di Kiev, l’8 giugno, ha votato a maggioranza (276 contro 25) un emendamento legislativo che rende prioritario tale obiettivo.
La sua ammissione nella Nato non sarebbe solo un atto formale. La Russia viene accusata dalla Nato di aver annesso illegalmente la Crimea e di condurre azioni militari contro l’Ucraina. Di conseguenza, se l’Ucraina entrasse ufficialmente (...)

François Fillon, fino a oggi unico candidato a soddisfare le condizioni per presentarsi alle elezioni presidenziali francesi [17], è oggetto di pressioni da ogni parte per ritirarsi. Gli viene rimproverato di essere indagato per una vicenda in cui sembrerebbe non aver commesso alcun crimine o reato; avrebbe infatti retribuito la propria assistente parlamentare a livello di un quadro A della funzione pubblica.
Per verificare il sostegno degli elettori e, quindi, appurare se può o meno (...)

Il 14 febbraio 2017 il presidente Donald Trump ha richiamato nel Mediterraneo la 6^ Flotta che avrebbe dovuto partecipare a una festa in Ucraina.
Il 18 febbraio 2017 il presidente Vladimir Putin ha pubblicato un decreto che riconosce «a titolo umanitario» tutti gli atti amministrativi delle Repubbliche popolari non riconosciute del Donbass e di Lugansk [18].
La Russia riconosce quindi, di fatto, i passaporti emessi dalle due (...)
Giornale del cambiamento dell’ordine mondiale # 12
Alla ricerca di un capro espiatoriodi
Thierry Meyssan

A Berlino, la Germania, la Francia, la Russia e l’Ucraina hanno cercato di sbloccare i conflitti ucraino e siriano. Tuttavia, da un punto di vista russo, questi blocchi esistono solo perché l’obiettivo degli Stati Uniti non è la difesa della democrazia, di cui si avvantaggiano, ma impedire lo sviluppo della Russia e della Cina attraverso l’interruzione delle vie della seta. Disponendo della superiorità convenzionale, Mosca ha dunque fatto di tutto per collegare il Medio Oriente e l’Europa orientale. Cosa a cui è pervenuta scambiando l’estensione della tregua in Siria contro lo stop del blocco degli accordi Minsk. Da parte sua, Washington è sempre alla ricerca del modo di scaricare la sua colpevolezza su uno dei suoi alleati. Dopo aver fallito in Turchia, la CIA si rivolge all’Arabia (...)

Il 13 aprile 2016, la giustizia russa ha vietato le attività del “Parlamento tartaro”, un’organizzazione separatista di Crimea, sostenuta da Turchia e Ucraina. Secondo l’atto di accusa, trattasi dell’associazione che – come già da noi pubblicato – ha organizzato il blocco dei camion provenienti dall’Ucraina e ha fatto saltare le linee elettriche ad alta tensione, piombando la penisola nell’oscurità e nel freddo.
Viste le sue attività terroristiche, la giustizia russa ha ritenuto di dover revocare al (...)

La roadmap per la cooperazione tecnico-militare Nato-Ucraina, firmata in dicembre, integra ormai a tutti gli effetti le forze armate e l’industria bellica di Kiev in quelle dell’Alleanza a guida Usa. Manca solo l’entrata formale dell’Ucraina nella Nato. Il presidente Poroshenko ha annunciato a tal fine un «referendum» in data da definire, preannunciando una netta vittoria dei «sì» in base a un «sondaggio» già effettuato. Da parte sua la Nato garantisce che l’Ucraina, «uno dei partner più solidi (...)
Come il Qatar ha preparato il bombardamento di un accampamento dell’esercito siriano
di
Andrej Fomin

Mentre gli aerei della Coalizione internazionale hanno bombardato un accampamento dell’Esercito arabo siriano, il 6 dicembre, i Cyber-Berkut ucraini hanno reso pubblici alcuni nuovi documenti. Essi mostrano che il Qatar ha comprato bombe di fabbricazione russa in Ucraina in modo da poter accusare la Russia.

Il fatto che le infrastrutture dello SIIL in Siria e Iraq siano assolutamente vulnerabili agli attacchi aerei della coalizione internazionale è indubbio. Nell’ultima settimana solo l’Aeronautica e la Marina russe hanno colpito 826 bersagli dello SIIL (campi di allenamento, depositi di munizioni e impianti per esplosivi, raffinerie di petrolio e mezzi di trasporto) causando danni cruciali ai gruppi terroristici e alle loro fonti di reddito.
Gli sponsor dello SIIL sono impegnati ad acquisire e (...)

© Nato
«Storica» visita del segretario generale della Nato Stoltenberg, il 21/22 settembre, in Ucraina, dove partecipa (per la prima volta nella storia delle relazioni bilaterali) al Consiglio di sicurezza nazionale, firma un accordo per l’apertura di un’ambasciata della Nato a Kiev, tiene due conferenze stampa col presidente Poroshenko.
Un decisivo passo avanti nell’integrazione dell’Ucraina nell’Alleanza. Iniziata nel 1991 quando, appena divenuta Stato indipendente in seguito alla (...)

Quando i bambini sono arrivati al campo estivo, in una zona boscosa presso Kiev, hanno ricevuto una bella T-shirt gialla su cui sono stampate due sagome di bambini armati di fucile, con l’emblema del battaglione Azov ricalcato da quello delle SS Das Reich, e sullo sfondo il «Sole Nero» del misticismo nazista. I bambini (anche di 6 anni) e ragazzi che hanno frequentato il campo a gruppi di 30-40 – riporta il quotidiano Kiev Post [22]– «non hanno giocato ai soldati, ma hanno ricevuto un reale (...)

Foto: Cemiloglu a sinistra del presidente Erdogan.
Riunitosi presso l’hotel Bilkent di Ankara (Turchia) il 1° agosto 2015, sotto la presidenza congiunta del ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin, e del viceprimo ministro turco Numan Kurtulmus, il secondo Congresso mondiale dei Tartari ha accolto più di 200 associazioni.
Mustafa Abdulcemil Cemiloglu, capo storico dei tartari anti-russi e collaboratore della CIA sotto la presidenza Reagan, ha annunciato a nome del governo ucraino la (...)

Alcuni battaglioni islamisti sono impegnati, zona Ucraina, contro le Repubbliche popolari di Donetsk e di Lougansk.
Secondo il New York Times, si tratterebbe dei battaglioni Cheikh Manour e Djokhar Doudaïev, composti principalmente da Ceceni provenienti dalla Giorgia e dall’Uzbekistan, e dal battaglione Crimée, composto da Tatari [25].
Questi gruppi sono legati ai nazisti di Pravy Sektor e non ricevono nessun salario da parte del governo ucraino. Il quotidiano non ha trovato nessuna prova (...)

Mikheil Saakhachvili, presidente della Georgia dal 2004 al 2013, ha rinunciato alla sua cittadinanza georgiana e statunitense, per adottare la nazionalità ucraina. È stato subito nominato, dal presidente dell’Ucraina Petro Porochenko, governatore della regione di Odessa.
Ex ministro georgiano della Giustizia sotto il presidente Chevardnadze, dimissionario nel 2001, è stato eletto presidente della Camera nel 2002 e presidente della Repubblica in favore della "Rivoluzione delle Rose".
Formato (...)

A Kiev il premier Renzi ha lodato la «leadership saggia» del presidente Poroshenko, da lui confidenzialmente chiamato Petro. E l’amico Petro gli ha assicurato che gli imprenditori italiani potranno partecipare agli ulteriori processi di privatizzazione in Ucraina (delocalizzando così altre attività produttive a scapito dell’occupazione in Italia).
Di privatizzazioni Poroshenko se ne intende: negli anni Novanta, con lo smantellamento dell’economia socialista, ottiene a prezzi stracciati o gratis (...)

La guerra che devasta l’Ucraina s’internazionalizza. Le divisioni che compaiono nei Balcani non sono nuove, c’erano durante la disgregazione della Jugoslavia e in precedenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Per Miroslav Lazanski, una vecchia divisione si riproduce.

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