Articoli polemici, punti di vista, prese di posizioni personali che non impegnano la redazione della Rete Voltaire
5647 articoli


L’Italia conta sugli investimenti militari per far ripartire l’economia. È esattamente la strategia su cui faceva affidamento il dott. Richard Hatchett, direttore della Coalizione per le innovazioni in materia di prevenzione delle epidemie (CEPI), quando lavorava a fianco del segretario alla Difesa USA, Donald Rumsfeld. Hatchett è stato il primo a immaginare di isolare popolazioni sane, non per fini sanitari, bensì politici.

Il nuovo governo italiano è formato innanzitutto da tecnocrati e secondariamente da politici. Segna l’avanzamento dell’alta finanza e dell’industria militare, come ormai accade in molti Paesi. Rispecchia il profondo cambiamento delle società occidentali, ove le ricchezze non vengono più ripartite, ma confluiscono verso un gruppuscolo di multimiliardari transnazionali. Un’evoluzione che, se continuasse, segnerebbe la fine della democrazia parlamentare.

La sconfitta di Trump nella corsa al rinnovo del mandato presidenziale ha riportato la politica estera americana su binari apparentemente già noti: se da un lato The Donald è stato il primo presidente americano da 30 anni a questa parte a non iniziare una guerra, dall’altro lato Joe Biden era in quella stessa amministrazione il cui presidente Obama, inutile premio Nobel per la pace, non ha esitato a distruggere la Libia di Gheddafi sotto un uragano di bombe; precipitare la Siria nel baratro di una guerra per procura che perdura da 9 lunghissimi anni; esportare la democrazia in Ucraina fomentando un colpo di Stato nazista che ha innescato in chiave difensiva l’annessione russa della Crimea e la secessione delle regioni russofone del Donbass.

Ad agosto 2020 la NATO affidò a due collaboratori dell’ex segretario di Stato John Kerry uno studio per giustificare la creazione da parte dell’Alleanza Atlantica di una banca. Gli esperti hanno presentato dapprima un rapporto all’Atlantic Council, dove è stato discusso dai partner dell’Alleanza, poi un successivo al Center for American Progress, dove è stato adottato dal “presidente eletto” Joe Biden. Il modo di ragionare per convincere i dirigenti USA è cambiato: Barack Obama aveva finanziato l’ecologia, Joe Biden finanzierà la difesa.

Per il presidente George H. Bush, lo scopo dell’operazione “Tempesta del deserto” non era tanto sconfiggere l’Iraq, ma soprattutto instaurare, in accordo con l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica, Michail Gorbaciov, un “Nuovo Ordine Mondiale”. Si trattava di prendere atto dell’agonia dell’Unione Sovietica e creare un mondo governato dagli USA, garantendo ai sovietici il rispetto dei loro interessi.

Da un processo ingiusto – quello di Londra a Julian Assange, fondatore di WikiLeaks – è scaturita una sentenza che a prima vista appare giusta: la non-estradizione del giornalista negli Stati uniti, dove lo attende una condanna a 175 anni di reclusione in base alla Legge sullo spionaggio del 1917. Resta da vedere, al momento in cui scriviamo, se e in che modo Assange verrà scarcerato dopo sette anni di confino all’ambasciata ecuadoregna e quasi due anni di carcere duro a Londra.
Si parla di (...)

L’amministrazione USA cerca di far dimenticare che cos’è un’esplosione nucleare diffondendo istruzioni su cosa bisogna fare per proteggersi dal Covid-19 in caso di attacco nucleare. Disgraziatamente, le radiazioni ucciderebbero al massimo entro due settimane tutte le persone colpite, contaminate o no dal Covid.

È una vicenda estremamente grave: nella massima discrezione, gli Stati membri della NATO e dell’Unione Europea si sono astenuti all’ONU su una risoluzione contro il nazismo; un’ammissione vergognosa. Dalla fine della seconda guerra mondiale, la CIA e in seguito la NATO hanno riciclato molti criminali un po’ ovunque nel mondo, ultimamente nei Paesi baltici e in Ucraina. Costoro veicolano l’ideologia razzista che non hanno mai abbandonato.

Invece di chiedersi chi sarà dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali USA, il generale Delawarde si stupisce del rifiuto dei media di non prendere in considerazione le frodi, sebbene siano evidenti.
Cari amici, molti di voi mi hanno chiesto cosa penso dei fatti che stanno accadendo negli Stati Uniti dal giorno delle elezioni presidenziali, il 3 novembre scorso. In quanto esperto d’intelligence e conoscitore degli Stati Uniti mi sono state rivolte molte domande, che posso ricondurre (...)
Gli articoli più popolari