Il Gruppo di lavoro sulla Cina del segretariato USA alla Difesa (China Task Force) ha consegnato il proprio rapporto, subito secretato. Si è potuto tuttavia capire che il documento punta il dito sul fossato che separa dichiarazioni e azioni.

A febbraio l’annuncio dell’istituzione della China Task Force aveva preceduto di poche ore il colloquio telefonico fra i presidenti Biden e Xi. Il Gruppo era composto da 15 membri, provenienti soprattutto dal Pentagono e dall’ambiente dell’intelligence, ed era presieduto da Ely Ratner, già consigliere aggiunto per la Sicurezza Nazionale del vicepresidente Biden durante l’amministrazione Obama.

Il segretario alla Difesa, generale Lloyd J. Austin III, ha immediatamente firmato alcune direttive segrete. Al personale del Pentagono ha ingiunto di mettere in atto senza indugio nuove priorità e spostare l’attenzione dal Medio Oriente Allargato all’Asia. Ossia fare quello che da anni si dice di voler fare, ma che ancora non si è fatto.

Al momento nulla è trapelato sulla strategia da adottare nei confronti dell’espansione della Cina.

Traduzione
Rachele Marmetti