Gli Occidentali sono favorevoli a un regime militare in Libano. Come scrivemmo a luglio 2020, gli Stati Uniti desidererebbero alla presidenza della Repubblica il comandante cristiano delle forze armate, generale Joseph Aoun (senza vincoli di parentela con l’attuale presidente della Repubblica) [foto]: un modo per conservare presa sul Paese che, dopo le elezioni legislative, passerà nella sfera d’influenza russa.

Gli Stati Uniti sembrano così accettare l’idea che il parlamento sia presieduto dall’attuale direttore della Sicurezza Generale, il generale sciita Abbas Ibrahim (vicino alla Siria); un’ipotesi che li aveva indotti a tentare di anticipare la data delle elezioni legislative per impedirne la candidatura.

Secondo le intenzioni di Washington, il direttore delle Forze Interne della Sicurezza (FSI), il sunnita Imad Osman, dovrebbe diventare primo ministro. E via dicendo.

È allo studio un’operazione che consenta di mantenere una parvenza di democrazia e mascheri il colpo di Stato militare. Per riuscirvi occorrerà ovviamente modificare la Costituzione, o semplicemente violarla per l’ennesima volta. L’ipotesi di elezioni legislative sotto il controllo dell’esercito francese consentirebbe il gioco di prestigio.

Traduzione
Rachele Marmetti