Il Festival di Sanremo sarà ricordato come il “Festival dei due Presidenti”: il presidente della Repubblica Mattarella all’apertura e il presidente ucraino Zelenski alla chiusura. Quest’ultimo non appare in immagine, in seguito alle proteste levatesi in Italia. Resta però la sostanza: Zelenski invia al Festival di Sanremo un intervento che – annuncia il conduttore Amadeus incaricato di leggerlo – “viene tradotto addirittura dall’Ambasciata ucraina per poter essere proprio fedelissimi alla scrittura del presidente Zelenski”.

La recita che Zelenski fa al Festival viene messa, in questa puntata di Grandangolo, a confronto con la realtà di ciò che sta avvenendo in Ucraina, ricostruita attraverso drammatiche documentazioni visive.
Quale sia il reale ruolo di Zelensky lo rivela una inchiesta giornalistica pubblicata da The Guardian. Nelle elezioni presidenziali del 2019 l’attore Zelenski, divenuto famoso per la sua sitcom televisiva sulla corruzione dei vertici politici ucraini, si impegna a far finire la guerra in Donbass e a ripulire il sistema di governo dominato dagli oligarchi. Accusa il ricco Petro Poroshenko, presidente in carica, di nascondere i suoi beni in paradisi fiscali all’estero.

Riguardo al suo primo impegno, una volta alla presidenza, il ruolo di Zelenski non è quello di porre fine alla guerra nel Donbass, scatenata nel 2014 contro le popolazioni russe di questa regione, ma di alimentare la guerra di fatto diretta dalla NATO per colpire la Russia.

Riguardo al secondo impegno di eliminare la corruzione, in particolare l’esportazione di capitali nei paradisi fiscali, parlano i fatti dell’inchiesta pubblicata da The Guardian. Zelenski è comproprietario di tre società con sede e capitali in Belize e Isole Vergini Britanniche (Centro America) e a Cipro. Al momento di assumere la carica di presidente, Zelenski “cede” a due suoi soci le sue quote in tali società. E, una volta in carica, nomina il primo socio suo assistente speciale e il secondo capo dei servizi segreti ucraini.