Secondo il portavoce del primo ministro Benjamin Netanyahu e di quello delle Forze di Difesa israeliane, i commando della marina che hanno aperto il fuoco contro gli attivisti della "flottiglia della pace", il 31 maggio 2010, hanno agito per legittima difesa, anche se l e vittime non avevano armi da fuoco.

Questa presentazione dei fatti non regge, perché ci sono prove che il commando ha sparato proiettili veri sulla nave greca Sfentoni e sulla nave turca Mavi Marmara, prima di salire a bordo. Inoltre, il deputato arabo israeliano Hahin Zoghbi gli parlò in lingua ebraica, per chiedere di cessare il fuoco, i passeggeri non erano armati.

Più importante: tale argomento implica che Israele si considera sovrano nella zona dove abbordò la "flottiglia della pace" con tre pattugliatori lanciamissili, in modo che l’uso della forza sia l’affermazione dell’annessione delle acque del Mediterraneo al largo delle coste della Palestina.

Traduzione di Alessandro Lattanzio