Il mese scorso, l’agenzia atlantista Reuters aveva mandato in onda un reportage fotografica di Caren Firouz e un video intitolato "Migliaia di donne si stanno addestrando per diventare assassini ninja dell’Iran" [1]. I praticanti di ninjutsu, un’arte marziale giapponese, sono stati presentati come appartenenti ad una unità di elite di killer "in grado di affrontare i nemici dell’Iran nel combattimento ravvicinato." .

L’informazione è stata presa, senza un previa verifica, da molti media occidentali, troppo felici di rafforzare l’immagine di una Repubblica islamica "ostile", in conformità ai requisiti della narrazione ufficiale.

Purtroppo, in realtà si tratta di donne per cui questa arte marziale, molto popolare in Iran, è un hobby, come può essere il karate o lo judo per molti praticanti in tutto il mondo [2].La giornalista della Reuters gli ha chiesto cosa farebbero se il loro paese fosse attaccato e aveva usato le loro risposte patriottiche per definirle assassine "al servizio del regime."

In seguito alle proteste di molti media iraniani, l’agenzia di stampa aveva accettato di modificare il titolo [3]e cambiare la storia, ma si rifiutò di scusarsi. Le Atlete e il club hanno deciso di perseguire l’agenzia per diffamazione, e le autorità iraniane hanno ritirato il loro accredito ai giornalisti dell’agenzia.

Il capo dell’ufficio Reuters ha riconosciuto l’errore, definendolo un "grave incidente". Ha detto che l’agenzia ha già condotto un’indagine interna e ha preso provvedimenti per impedire che tali "errori" accadano di nuovo.

Ma anche dopo che l’informazione è stata contraddetta dai fatti e Reuters ha inviato una rettifica ai propri abbonati, il mito dei "ninja killer" iraniani continua a diffondersi. E’ stato ripreso da TV5 Monde [4] ] e Le Monde.fr [5].

Come l’ha dimostrato la copertura caricaturale della crisi in Siria, da parte dei media occidentali e degli Stati del Golfo, non si tratta di un caso isolato in un apparato mediatico altrimenti sano, ma della figura grottesca di un sistema di informazioni in cui i fatti sono oramai sistematicamente sacrificati a vantaggio di una narrativa a favore della guerra. [6]

Traduzione di Alessandro Lattanzio

[1«Thousands of Female Ninjas Train as Iran’s Assassins», Reuters, 4 février 2012.

[2«Iranian Ninjas», Press TV

[3«Three Thousand Women Ninjas Train in Iran», Reuters.

[4«Des femmes Ninjas pour défendre l’Iran», par David Gilberg, TV5 Monde, 19 février 2012.

[5«Ninjutsu – L’Iran forme des femmes ninjas pour défendre la nation», Le Monde/Big Browser, 21 février 2012.

[6«Les iPhone interdits en Syrie ? Regard sur un média-mensonge», par Luc Chevallier, Réseau Voltaire, 10 janvier 2012.