Capitano Vladislav Valerevich Voloshin

Il caccia rientra senza missili

Dov’eri il 17 luglio 2014, il giorno in cui il Boeing malese è stato abbattuto?

Ero in Ucraina, presso Dnepropetrovsk, nel villaggio Aviatorskoe, c’è un aeroporto attivo. In quel momento c’erano nella base jet ed elicotteri. Gli aerei volavano regolarmente per missioni di bombardamento, gli aerei d’attacco Su-25 bombardavano Donetsk e Lugansk. È durato a lungo.

Volavano ogni giorno?

Ogni giorno.

Perché suppone che questi aeroplani siano collegati con l’abbattimento del “Boeing”?

Un paio di motivi. Di otto aeroplani che erano basati là, solo due avevano missili “aria-aria”. Erano in attesa.

Perché? Ci furono battaglie aeree?

No, i velivoli erano dotati di missili aria-aria per ogni caso. Per lo più avevano munizioni aria-terra, razzi, bombe.

Che ci racconta del 17 luglio.

Gli aeroplani volavano regolarmente. Tutto il giorno dal mattino. Nel pomeriggio, circa un’ora prima dell’abbattimento del “Boeing”, tre aerei d’attacco decollarono. Non ricordo l’ora esatta. Uno degli aeroplani era dotato di tali missili. Un Su-25.

L’avete visto personalmente?

Sì.

Dov’eravate?

Sul sito. Non posso dirvi esattamente dove.


Ha avuto l’opportunità di vedere in particolare cosa recassero i piloni dell’aeromobile? Potrebbe confondere missili “aria-aria” con “aria-terra”?

No, non potevo confonderli. Variano per dimensione, impennaggi, colorazione. Con una testata di puntamento molto facile da riconoscere. Comunque, dopo un breve periodo, un solo aereo rientrò, due furono abbattuti. Da qualche parte nell’est dell’Ucraina, mi è stato detto. L’aeroplano che è tornato non aveva quei missili sospesi sotto.

Era rientrato senza i missili?

Senza i missili. Il pilota era molto spaventato.

Chi era questo pilota, l’ha visto?

Sì.

Puoi dirci il suo nome?

Voloshin.

Era da solo sull’aereo?

Sì. L’aeroplano era un monoposto.

Conosce il suo nome?

Vladislav, penso. Non ricordo esattamente. Capitano.

Il capitano Voloshin era rientrato. Cosa è successo dopo?

È tornato senza munizioni.

Nessun missile?

Sì.

Non era l’aereo giusto

Puoi dirci, Aleksandr, quando l’aeroplano è tornato dalla missione, ancora non si sapeva nulla del “Boeing”, ma in qualche modo fu sorpreso dall’assenza dei missili “aria-aria”. Perché?

Questi missili “aria-aria” non sono inclusi nel carico bellico base. Vengono utilizzati solo con un ordine speciale. In genere, il velivolo con tali missili non doveva decollare. Perché questi missili non devono essere trasportati. Due di tali missili possono restare su questo aereo. Ma prima non furono mai usati. Erano già stati aboliti. Ma praticamente alla vigilia, una settimana prima dell’incidente (la perdita del “Boeing”) l’uso di questi missili venne urgentemente richiesto. Ed entrarono ancora in servizio. Non erano utilizzati da molti anni.

Perché?

Erano scaduti. Risalivano all’era sovietica. Ma l’ordine urgente prolungò la data del ritiro.

E quel giorno furono installati sull’aereo?

Erano sempre con questi missili.

Ma non volavano?

Provavano ad usarli meno frequentemente, ogni volo esauriva le risorse. Ma quel giorno, l’aereo volò.

E ritornò senza?

Sì. Sapendo qualcosa di questo pilota… (molto probabilmente, quando gli altri due aerei furono abbattuti prima di lui), fu spaventato e reagì in modo inadeguato. Per spavento o vendetta può aver lanciato i missili sul Boeing. Forse lo scambiò per un altro aereo da combattimento.

Questi missili hanno testate autocercanti?

Sì.

Quando sono lanciati, cercano il bersaglio?

No. Il pilota trova il bersaglio. Poi lancia il missile che vola sul bersaglio.

Il pilota poteva utilizzarli contro bersagli a terra?

È inutile.

Cos’altro ricorda di quel giorno? Cos’ha detto il pilota?

Ha detto una frase, quando scese dall’aeroplano: “Non era l’aereo giusto“. E la sera gli fu domandato da un pilota: “Cosa è successo con l’aereo?” Al che rispose: “l’aereo era nel posto sbagliato al momento sbagliato“.

E dopo la tragedia continuarono i voli

Questo pilota operava lì da tempo? Quanti anni ha?

Voloshin ha circa 30 anni. La sua base è a Nikolaev. Fu trasferito a Dnepropetrovsk. Prima di essere mandato a Chuguev, presso Kharkov. E tutto questo tempo bombardò Donetsk e Lugansk. E secondo uno degli ufficiali della base di Nikolaev, continuano ancora a farlo.

I piloti avevano un buona esperienza di combattimento?

Chi era lì, aveva esperienza. La base di Nikolaev è stata per un anno, mi pare nel 2013, la migliore base dell’Ucraina.

E la storia del “Boeing” fu discussa dai piloti?

Tutti i tentativi di discutere furono immediatamente fermati. E i piloti parlavano solo tra loro, sono così… snob…

Quando tutti seppero del “Boeing” cosa è successo al pilota, capitano Voloshin?

I voli continuarono. E i piloti non cambiavano. C’erano sempre le stesse facce.

Non c’era nessun volo… ma fu abbattuto

Proviamo a ricapitolare gli eventi. Cos’è successo? Tre aeroplani decollano per una missione di combattimento. Erano all’incirca nella stessa zona del Boeing. Due aerei furono abbattuti. Questo capitano Voloshin era nervoso, aveva paura, e possibilmente scambiò il Boeing per un aereo da combattimento?

Possibile. La distanza era molta, probabilmente non vide in particolare il tipo di velivolo.

Qual è il raggio di questi missili?

A 3-5 chilometri possono trovare il bersaglio.


E qual è la differenza di velocità tra gli aerei da combattimento e il Boeing?

Nessuna: i missili sono veloci abbastanza. Molto veloci.

Recuperava la distanza comunque? E l’altezza?

Può facilmente, alla quota massima di 7 mila metri, puntare abbastanza facilmente sul bersaglio.

Può andare più in alto?

Sì. Il velivolo può semplicemente cabrare e trovare il bersaglio senza problemi e lanciare il missile. La gittata del missile è oltre i 10 chilometri.

A quale distanza dal bersaglio il missile esplode? Ha colpito la fusoliera ed è esploso?

Dipende. Potrebbe farlo quando colpisce il corpo o ad una distanza di 500 metri.

Abbiamo lavorato sul luogo dello schianto e ho notato che i frammenti erano rimasti conficcati nello scafo del velivolo. Mi è sembrato che sia esploso a due metri dal Boeing.

C’è un missile così. Il principio dei frammenti, esplode in frammenti che colpiscono. E poi colpisce con la testata del missile.

L’Ucraina ha detto che quel giorno non avevano nessun aereo da combattimento in volo. Abbiamo controllato diverse fonti sugli aeroplani abbattuti, l’Ucraina ha sempre negato che velivoli militari abbiano volato quel giorno.

Lo so. L’Ucraina ha anche annunciato che due di questi aerei furono abbattuti il 16, e non il 17. Molte volte la data fu cambiata. Ma in realtà i voli erano quotidiani. L’ho visto io stesso. Anche durante il cessate il fuoco c’erano voli, anche se meno frequenti.

Bombe vietate

Quali munizioni avevano gli aerei del vostro aerodromo? Furono usate bombe al fosforo, incendiarie? L’artiglieria ucraina le ha utilizzate intensamente sul terreno.

Non vidi bombe al fosforo. Ma furono usate bombe detonanti l’aria (bombe FAE, Fuel-Air-Explosive, consumano l’ossigeno entro un determinato raggio. NdT).

Sono vietate?

Sì. Questa bomba era usata in Afghanistan. Fu vietata e non è stata utilizzata che ultimamente. Era proibito dalla convenzione di alcuni, non mi ricordo, non so dire. Questa bomba è disumana, brucia tutto. Assolutamente tutto.

Erano utilizzate durante le ostilità?

Sì. E c’erano anche le bombe a grappolo, vietate. Un velivolo con cluster bomb, a seconda delle dimensioni, può colpire un obiettivo molto importante. Una bomba copre uno stadio interamente, una zona di due ettari.

Perché usano tali armi?

Seguivano gli ordini, che erano poco chiari.

Qual è lo scopo di tali armi, tattica intimidatoria?

Massimo annientamento delle forze umane.

Puoi essere picchiato per una parola di troppo

Perché è in Russia, perché ha deciso di raccontarlo? Perché, infine, nessuno l’ha saputo prima? Non è l’unico testimone!

Sono tutti intimiditi dal SBU (servizio di sicurezza ucraino) e dalla guardia nazionale. Si può essere picchiati per una parola sfuggita, imprigionati per un inconsistente sospetto di simpatie verso la Russia o la milizia. Ero fin dall’inizio contrario a questa “operazione antiterrorismo”. Non ero d’accordo con la politica dello Stato ucraino. La guerra civile è sbagliata. Uccidere il tuo popolo non è normale. E prendervi parte o meno, dal lato ucraino o anche esserne parzialmente coinvolto, era una cosa che non volevo proprio!

Traduzione
Alessandro Lattanzio
(Sito Aurora)
Fonte
Komsomolskaïa Pravda(Russia)