All’ombra del vertice NATO di Chicago, sotto lo sguardo di poliziotti in tenuta antisommossa, decine di veterani delle guerre in Iraq e in Afghanistan hanno gettato le loro medaglie e si sono scusati.

"Ho una parola per descrivere questa guerra globale al terrore, vergogna."

"Avrei dovuto liberare le persone, ma ho liberato dei giacimenti petroliferi".

"Nessuna medaglia, nessun nastro, nessuna bandiera può mascherare il cumulo di sofferenze umane causate da questa guerra."

"Faccio questo per i popoli dell’Iraq e dell’Afghanistan".

"Soprattutto, mi dispiace. Mi dispiace per tutti voi. Mi dispiace..."

"L’esercito è in crisi, i soldati soffrono di traumi sessuali, di stress post traumatico, di traumi cerebrali e non ricevono nemmeno il trattamento che meritano e di cui hanno bisogno."

I manifestanti sostengono che le guerre in Iraq e in Afghanistan sono basate su menzogne e politiche fallimentari. Queste guerre sono costate centinaia di migliaia di vite e miliardi di dollari che potrebbero, secondo questi veterani, essere destinati al finanziamento di scuole, cliniche e programmi sociali negli Stati Uniti.

Traduzione di Alessandro Lattanzio