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Il Manifesto (Italia)
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Luigi Di Maio: «Se qualcuno pensa di sganciare l’Italia dai nostri alleati storici, che sono l’Occidente e i paesi della Nato, allora troverà sempre me contrario. L’Italia, e il Movimento 5 Stelle soprattutto, non ha mai detto di volersi allontanare dai nostri alleati storici»: questa dichiarazione del candidato premier (a Otto e mezzo su La7, 16 aprile), solleva una questione di fondo che va al di là dell’attuale dibattito politico. Qual è il bilancio dei settant’anni di legame dell’Italia con i (...)

Presentato come operazione tripartita, l’attacco alla Siria di Stati Uniti, Regno Unito e Francia è stato interamente coordinato dalla NATO. Come quella di quattordici anni fa all’Iraq, l’aggressione odierna si è fondata su una falsità, ufficialmente smentita in anticipo dagli ispettori dell’OPAC.

Manlio Dinucci interpreta le menzogne britanniche sulla vicenda Skripal e sulla Ghuta come il corrispondente europeo delle menzogne statunitensi sull’Iraq. In entrambi i casi, rileva Dinucci, gli occidentali tentano di fronteggiare l’ascesa di Russia e Cina per salvaguardare la propria egemonia sul mondo.

Il piano di mobilità militare presentato dalla Commissione Europea rivela pubblicamente come l’Unione funzioni sin dalla sua istituzione. Sebbene disponga di un certo margine di manovra, la UE è fondamentalmente il settore civile dell’Alleanza dell’Atlantico del Nord. Finora le norme della UE non si sono mai scostate dai dettami della NATO. Sicché, quali che siano i loro poteri, Parlamento e Consiglio Europeo non sono che camere di registrazione delle decisioni dell’Alleanza, l’unico vero potere che comanda a Bruxelles. La decisione della NATO di uniformare le strutture viarie in tutta l’Unione è intervenuta tardivamente, nel 2015, e soltanto oggi la Commissione Europea ha riconosciuto la propria sudditanza all’Alleanza Atlantica.

L’attuale campagna contro la Russia fa ricorso sia alle formulazioni tradizionali della propaganda nazista della seconda guerra mondiale sia ai luoghi comuni dell’antisovietismo della guerra fredda. Gli stereotipi un tempo utilizzati per incriminare “gli ebrei” e “i comunisti”, e ora rivolti contro la Russia, esimono dall’argomentare e dal fornire prove.

A sette anni dall’intervento militare della NATO contro la Libia, tutti gli osservatori concordano nel riconoscere che si è fondato su menzogne enormi e ha violato il mandato del Consiglio di Sicurezza. Se gli occidentali ormai riconoscono che la popolazione di questo Paese era la più ricca d’Africa e che il suo livello di vita è sprofondato, causando un esilio massiccio, tuttavia non sono ancora consci che Muammar Gheddafi aveva sconfitto la schiavitù e il razzismo. Distruggendo la Libia, la NATO ha deliberatamente spalancato le porte dell’inferno. Sono stati perseguitati non soltanto i lavoratori immigrati neri, ma anche i cittadini libici neri di Tawergha. Inoltre, è stato annichilito l’operato della Jamahiriya per la cooperazione africana tra arabi e neri nell’insieme del (...)

“Diritto di replica della NATO, risposta di Manlio Dinucci e commento di Rete Voltaire”, Rete Voltaire, 17 marzo 2018.
Sono in corso simultaneamente, nella prima metà di marzo, due grandi esercitazioni di guerra – l’una nel Mediterraneo di fronte alle coste della Sicilia, l’altra in Israele – ambedue dirette e supportate dai comandi e dalle basi USA/NATO in Italia.
Alla Dynamic Manta 2018 – esercitazione di guerra sottomarina, appoggiata dalle basi di Sigonella e Augusta e dal porto di (...)

Il discorso del presidente russo Putin sullo stato della nazione , dedicato alle questioni interne e internazionali, ha suscitato in Italia scarso interesse politico-mediatico e qualche commento ironico. Eppure dovrebbe essere ascoltato con estrema attenzione.
Evitando giri diplomatici di parole, Putin mette le carte in tavola. Egli denuncia il fatto che negli ultimi 15 anni gli Stati uniti hanno alimentato la corsa agli armamenti nucleari, cercando di acquisire un netto vantaggio (...)

Il piano fu preannunciato tre anni fa, durante l’amministrazone Obama, quando funzionari del Pentagono dichiararono che «di fronte all’aggressione russa, gli Stati uniti stanno considerando lo spiegamento in Europa di missili con base a terra» . Ora, con l’amministrazione Trump, esso viene ufficialmente confermato.
Nell’anno fiscale 2018 il Congresso degli Stati Uniti ha autorizzato il finanziamento di «un programma di ricerca e sviluppo di un missile da crociera lanciato da terra da (...)

Gavin Williamson (UK) & James Mattis (USA)
C’è un partito che, anche se non compare, partecipa di fatto alle elezioni italiane: il Nato Party, formato da una maggioranza trasversale che sostiene esplicitamente o con tacito assenso l’appartenenza dell’Italia alla Grande Alleanza sotto comando Usa. Ciò spiega perché, in piena campagna elettorale, i principali partiti hanno tacitamente accettato gli ulteriori impegni assunti dal governo nell’incontro dei 29 ministri Nato della Difesa (per (...)

Il Governo, che nel periodo elettorale resta in carica per il «disbrigo degli affari correnti», sta per assumere altri vincolanti impegni nella NATO per conto dell’Italia. Saranno ufficializzati nel Consiglio Nord Atlantico, che si svolge il 14-15 febbraio a Bruxelles a livello di ministri della difesa (per l’Italia, Roberta Pinotti).
L’agenda non è stata ancora comunicata. È però già scritta nella «National Defense Strategy 2018», che il segretario USA alla Difesa Jim Mattis ha rilasciato il 19 (...)

Il Nuclear Posture Review 2018, il rapporto del Pentagono sulla strategia nucleare degli Stati uniti, è attualmente in fase di revisione alla Casa Bianca. In attesa che sia pubblicata la versione definitiva approvata dal presidente Trump, è filtrata (più propriamente è stata fatta filtrare dal Pentagono) la bozza del documento di 64 pagine [Documento scaricabile qui.].
Esso descrive un mondo in cui gli Stati uniti hanno di fronte «una gamma senza precedenti di minacce», provenienti da stati e (...)

Che cosa avverrebbe se caccia russi Sukhoi Su 35, schierati nell’aeroporto di Zurigo a una decina di minuti di volo da Milano, pattugliassero il confine con l’Italia con la motivazione di proteggere la Svizzera dall’aggressione italiana? A Roma l’intero parlamento insorgerebbe, chiedendo immediate contromisure diplomatiche e militari. Lo stesso parlamento, invece, sostanzialmente accetta e passa sotto silenzio la decisione Nato di schierare 8 caccia italiani Eurofighter Typhoon nella base di (...)

Tutti parlano del libro esplosivo su Trump, con rivelazioni sensazionali di come Donald si fa il ciuffo, di come lui e la moglie dormono in camere separate, di cosa si dice alle sue spalle nei corridoi della Casa Bianca, di cosa ha fatto suo figlio maggiore che, incontrando una avvocatessa russa alla Trump Tower di New York, ha tradito la patria e sovvertito l’esito delle elezioni presidenziali.
Quasi nessuno, invece, parla di un libro dal contenuto veramente esplosivo, uscito poco prima a (...)

I governanti europei — dalla rappresentante esteri della Ue Mogherini al premier Gentiloni, dal presidente Macron alla cancelliera Merkel — hanno preso formalmente le distanze dagli Usa e da Israele sullo status di Gerusalemme. Si sta creando una frattura tra gli alleati?
I fatti mostrano il contrario. Poco prima della decisione di Trump su Gerusalemme capitale di Israele, quando già essa era preannunciata, si è svolta la Blue Flag 2017, la più grande esercitazione internazionale di guerra (...)

Grandi opere sul nostro territorio, da nord a sud. Non sono quelle del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di cui tutti discutono, ma quelle del Pentagono di cui nessuno discute. Eppure sono in gran parte pagate con i nostri soldi e comportano, per noi italiani, crescenti rischi.
All’aeroporto militare di Ghedi (Brescia) parte il progetto da oltre 60 milioni di euro, a carico dell’Italia, per la costruzione di infrastrutture per 30 caccia Usa F-35, acquistati dall’Italia, e per 60 (...)

«Che il futuro dell’Europa si giochi anche in Africa credo sia molto chiaro soprattutto a noi italiani, per ragioni storiche e geografiche»: lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel suo tour africano, dal 24 al 29 novembre, attraverso Tunisia, Angola, Ghana e Costa d’Avorio. In tal modo, non volendo, ha detto la verità: l’Italia e l’Europa considerano oggi l’Africa molto importante per le stesse «ragioni storiche e geografiche» del passato, ossia di quando essa era sotto il (...)

L’aeroporto militare di Ghedi (Brescia) si prepara a divenire una delle principali basi operative dei caccia F-35.
Il ministero della Difesa ha pubblicato sulla Gazzetta ufficia-le il bando di progettazione (importo 2,5 milioni di euro) e costruzione (importo 60,7 milioni di euro) delle nuove infra-strutture per gli F-35: l’edificio a tre piani del comando con le sale operative e i simulatori di volo; l’hangar per la manu-tenzione dei caccia, 3460 metri quadri con un carroponte da 5 (...)

Dopo 60 anni di attesa, annuncia la ministra della Difesa Roberta Pinotti, sta per nascere a dicembre la Pesco, «Cooperazione strutturata permanente» dell’Unione europea nel settore militare, inizialmente tra 23 dei 27 stati membri.
Che cosa sia lo spiega il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Partecipando al Consiglio degli affari esteri dell’Unione europea, egli sottolinea «l’importanza, evidenziata da tanti leader europei, che la Difesa europea debba essere sviluppata in modo (...)

«La Nato è stata tradizionalmente flessibile di fronte ai desi-deri dei suoi membri, e aperta a dissociazioni da specifiche aree politiche, come la pianificazione nucleare»: lo afferma un articolo apparso sul sito dell’Ican, coalizione internaziona-le di organizzazioni non-governative insignita meritoriamente del Premio Nobel per la Pace 2017.
L’Italia avrebbe dunque il permesso Nato di aderire al Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari. «Sono oltre 200 – spiega l’articolo – i (...)

Gli abitanti del quartiere di Centocelle, a Roma, protestano a ragione per l’impatto del costruendo Pentagono italiano sul parco archeologico e la sua area verde (il manifesto, 29 ottobre).
C’è però un altro impatto, ben più grave, che passa sotto silenzio: quello sulla Costituzione italiana. Come abbiamo già documentato sul manifesto , il progetto di riunire i vertici di tutte le forze armate in un’unica struttura, copia in miniatura del Pentagono statunitense, è parte organica della (...)

I Democratici, che ogni giorno attaccano il repubblicano Trump per le sue dichiarazioni bellicose, hanno votato al Senato insieme ai Repubblicani per aumentare nel 2018 il budget del Pentagono a 700 miliardi di dollari, 60 miliardi in più di quanto richiesto dallo stesso Trump. Aggiungendo i 186 miliardi annui per i militari a riposo e altre voci, la spesa militare complessiva degli Stati uniti sale a circa 1000 miliardi, ossia a un quarto del bilancio federale. Decisivo il voto all’unanimità (...)

Il giorno prima che il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari venisse aperto alla firma alle Nazioni Unite, alla Camera dei deputati è stata approvata il 19 settembre, a grande maggioranza (296 contro 72 e 56 astenuti), una mozione Pd a firma Moscatt e altri. Essa impegna il governo a «continuare a perseguire l’obiettivo di un mondo privo di armi nucleari attraverso la centralità del Trattato di non-proliferazione (Tnp), valutando, compatibilmente con gli obblighi assunti in sede di (...)

Il giorno dopo che il presidente Trump prospettava alle Nazioni Unite uno scenario di guerra nucleare, minacciando di «distruggere totalmente la Corea del Nord», si è aperta alle Nazioni Unite, il 20 settembre, la firma del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.
Votato da una maggioranza di 122 stati, esso impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro (...)

«A partire da questa settimana si indica il prezzo medio del pe-trolio in yuan cinesi»: lo ha annunciato il 15 settembre il Mini-stero venezuelano del petrolio. Per la prima volta il prezzo di vendita del petrolio venezuelano non è più indicato in dollari.
È la risposta di Caracas alle sanzioni emanate dall’amministrazione Trump il 25 agosto, più dure di quelle at-tuate nel 2014 dall’amministrazione Obama: esse impediscono al Venezuela di incassare i dollari ricavati dalla vendita di petro-lio (...)

Un vasto arco di tensioni e conflitti si estende dall’Asia orientale a quella centrale, dal Medioriente all’Europa, dall’Africa all’America latina. I «punti caldi» lungo questo arco intercontinentale – Penisola coreana, Mar Cinese Meridionale, Afghanistan, Siria, Iraq, Iran, Ucraina, Libia, Venezuela e altri – hanno storie e caratteristiche geopolitiche diverse, ma sono allo stesso tempo collegati a un unico fattore: la strategia con cui «l’impero americano d’Occidente», in declino, cerca di (...)

I riflettori politico-mediatici, focalizzati sui test nucleari e missilistici nord-coreani, lasciano in ombra il quadro generale in cui essi si inseriscono: quello di una crescente corsa agli armamenti che, mentre mantiene un arsenale nucleare in grado di cancellare la specie umana dalla faccia della Terra, punta su testate e vettori high tech sempre più sofisticati.
La Federazione degli scienziati americani (Fas) stima nel 2017 che la Corea del Nord abbia «materiale fissile per produrre (...)

Taglio del nastro il 5 settembre a Lago Patria (Napoli), dove ha sede il Comando della forza congiunta Nato (Jfc Naples): nel suo quartier generale (85000 metri quadri, con un personale di 2500 militari e civili in aumento) viene inaugurato l’«Hub di direzione strategica Nato per il Sud» (Nsd-S Hub). Fortemenre caldeggiato dalla ministra Pinotti, esso ha il compito di «raccogliere informazioni e analizzare una varietà di questioni relative a destabilizzazione, terrorismo, radicalizzazione e (...)

I riflettori politico-mediatici, focalizzati su ciò che accade all’interno del Venezuela, lasciano in ombra ciò che accade attorno al Venezuela.
Nella geografia del Pentagono, esso rientra nell’area dello U.S. Southern Command (Southcom), uno dei sei «comandi combattenti unificati» in cui gli Usa dividono il mondo. Il Southcom, che copre 31 paesi e 16 territori dell’America latina e Caraibi, dispone di forze terrestri, navali, aeree e del corpo dei marines, cui si aggiungono forze speciali e tre (...)

Nell’anno fiscale 2018 (che inizia il 1° ottobre 2017) l’amministrazione Trump accrescerà di oltre il 40% lo stanziamento per la «Iniziativa di rassicurazione dell’Europa» (Eri), lanciata dall’amministrazione Obama dopo «la illegale invasione russa dell’Ucraina nel 2014»: lo annuncia il generale Curtis Scaparrotti, capo del Comando europeo degli Stati uniti e quindi per diritto Comandante supremo alleato in Europa.
Partito da 985 milioni di dollari nel 2015, il finanziamento della Eri è salito a 3,4 (...)

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