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Israele/Stato di Palestina

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Secondo la stampa israeliana il primo ministro Benjamin Netanyahu e il direttore del Mossad, Yossi Cohen, il 22 novembre si sono recati a Neom, in Arabia Saudita, per incontrare il principe ereditario Mohamed bin Salman (MBS).
Israele e Arabia Saudita non hanno relazioni diplomatiche ufficiali.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si è pubblicamente vantato delle operazioni terroriste d’Israele contro l’Iran. Netanyahu ha minacciato di sabotare la vendita di petrolio dell’Iran e minacciato il suo popolo di annientamento nucleare.
Atti terroristici, sabotaggio economico e minaccia nucleare sono violazioni della Carta delle Nazioni Unite, ma Israele è l’unico Stato membro dell’ONU che non rispetta le regole, ormai da tre quarti di secolo.
– Il 29 agosto 2018 Netanyahu si è (...)

Sebbene i tracciati radar rivelati da Fight24 dimostrino che due cargo militari azerbaigiani poco prima e poco dopo l’attacco all’Artsakh sono andati in Israele a caricare merce, l’Alta Corte israeliana ha ritenuto che questo non prova che armi israeliane siano oggi usate contro gli armeni .
Sebbene Amnesty International abbia dimostrato che l’esercito azerbaigiano utilizza droni israeliani contro civili armeni, l’Alta Corte israeliana ha ritenuto che questo non prova che Israele abbia (...)

L’11 ottobre 2020 il presidente dell’autoproclamato Stato dell’Artsakh, Arayjk Harutyunyan (foto), ha accusato Israele di aver partecipato attivamente alla “guerra dei quattro giorni” del 2016 e di essere coinvolto, pienamente consapevole, in quella del 2020.
Secondo Harutyunyan, non possono esserci dubbi sull’intento genocida di Turchia e Azerbaigian, considerando i genocidi di non-mussulmani, in particolare ortodossi armeni, che questi due Stati commisero nel 1894-95 e nel 1915-23.
Israele ha (...)

Secondo Flightradar24:
− Due aerei militari da trasporto Ilyushin, immatricolati 4K-AZ101 e AK-78131, noleggiati dal ministero della Difesa dell’Azerbaigian, provenienti da Baku, sono atterrati il 24 settembre 2020 all’aeroporto israeliano di Ovda e, dopo essere stati caricati, sono ritornati alla loro base in Azerbaigian.
− Un aereo militare da trasporto Ilyushin Il-76TD, immatricolato AZQ4611, della compagnia di Stato dell’Azerbaigian Silk Way Airlines , proveniente da Baku, è atterrato (...)

Il 29 settembre 2020, intervenendo in videoconferenza all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il primo dei due primi ministri israeliani, Benjamin Netanyahu, si è gingillato con i nervi dei libanesi .
Parlando dell’esplosione avvenuta a Beirut il 4 agosto scorso − senza peraltro precisare se a suo parere si sia trattato di un incidente o di un atto di guerra − ha indicato il luogo dove potrebbe avvenire la prossima esplosione: a Jnah, periferia di Beirut, dove, sostiene Netanyahu, a 50 (...)

Il trattato Israele-Emirati scombussola la retorica sul Medio Oriente e rende possibile una pace arabo-israeliana. Interrompe l’inesorabile erosione dei territori arabi da parte di Israele e stabilisce relazioni diplomatiche tra Israele e il leader del mondo arabo. Se si è disposti a esaminare senza pregiudizi una situazione ove paura, violenza e odio provocano manifeste ingiustizie non si può non prendere atto che l’iniziativa del presidente Donald Trump sblocca un conflitto esasperato, che perdura da 27 anni. È stata immediatamente presentata la candidatura di Trump al premio Nobel per la pace.

Il primo ministro israeliano ha ordinato la distruzione di un deposito d’armi dello Hezbollah a Beirut con una nuova arma che, non ancora ben sperimentata, ha causato ingenti danni, ha ucciso più di un centinaio di persone, ne ha ferite 5.000 e ha distrutto molti edifici. Questa volta Benjamin Netanyahu difficilmente potrà negare.

Il 1° luglio 2020 i presidenti di Iran, Russia e Turchia hanno tenuto in videoconferenza la riunione trimestrale sulla situazione in Siria.
Il comunicato finale conferma le conclusioni delle precedenti riunioni.
Ritornando sulla questione del Golan occupato da Israele, i tre Stati condannano l’annessione proclamata da Israele e riconosciuta dagli Stati Uniti. I tre capi di Stato ritengono inoltre «gli attacchi militari israeliani in Siria destabilizzanti, in violazione della sovranità e (...)

Nella notte fra il 23 e il 24 giugno l’aviazione israeliana ha bombardato obiettivi dell’esercito arabo siriano.
I bombardieri israeliani hanno raggiunto Soueida, sorvolando il Golan occupato, e Deir Ezzor, passando dalla Giordania.
Negli ultimi tre anni Israele aveva bombardato soltanto obiettivi in territorio siriano collegati all’Iran, mai l’esercito arabo siriano.
Queste ultime offensive aeree avvengono mentre è in corso un profondo cambiamento geostrategico regionale, l’Iran si è alleato (...)

Ormai da tre quarti di secolo una colonia anglosassone, diventata arsenale USA, cerca di conquistare tutte le terre dal Nilo all’Eufrate (Egitto, Palestina, Giordania, Libano, Siria e parte dell’Iraq). Da anni i cittadini di questa colonia aspirano a trasformarla in uno Stato normale. Con la nomina di un governo bicefalo, questo conflitto d’altri tempi è a uno snodo: due primi ministri, esponenti delle due visioni politiche, si paralizzeranno a vicenda. Saranno possibili soltanto progressi in campo sociale e sanitario, accelerando ulteriormente la modernizzazione della società e, quindi, la fine del sogno coloniale.

Il 16 maggio l’ambasciatore cinese in Israele, Du Wei, è morto improvvisamente nel sonno, nella propria residenza di Herzliya, dove si trovava da solo. Secondo la polizia israeliana, per una crisi cardiaca.
La Cina ha moltiplicato gl’investimenti in Israele, per fare dei porti di Haifa e Ashdod i terminali della via della seta del Mediterraneo.
Il 13 maggio il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, si era recato in Israele per incontrare Benjamin Netanyahu e Benny Gantz, prima che formassero (...)
“Sotto i nostri occhi” (15/25)
Abbandonata da Washington, Parigi si appoggia a Tel Aviv contro Damascodi
Thierry Meyssan

Nelle mani del “partito coloniale”, capeggiato da François Hollande, la Francia, abbagliata dal sogno di ristabilire la propria influenza nella regione, non capisce più la politica degli Stati Uniti nel Medio Oriente Allargato. Decide allora di avvicinarsi a Israele, senza tuttavia riuscire a provocare il bombardamento di Damasco. Nonostante gli sforzi di Parigi, Bashar al-Assad viene democraticamente eletto dai siriani dell’interno, nonché da quelli all’estero. Le elezioni si sono svolte alla presenza di un folto stuolo di osservatori internazionali.

Con discrezione, il 5 febbraio 2020 il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato a Doha (Qatar) il direttore del Mossad, Yossi Cohen (foto). L’ha rivelato il 24 febbraio 2020 l’ex ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman.
Cohen, accompagnato dal generale Herzl Halevi, comandante del fronte sud, ha incontrato il capo dei servizi segreti del Qatar, Mohammed Bin Ahmed Al-Misnad.
L’incontro ha riguardato la prosecuzione del pagamento, da parte del Qatar, degli stipendi (...)

Il documento diffuso nei giorni scorsi dalla Casa Bianca, Peace to Prosperity, va inteso per quel che è: una proposta di lavoro su nuove basi, non un piano definitivo di pace. Secondo Thierry Meyssan, invece di protestare, bisognerebbe esaminare il progetto. Si tratta di un’occasione per sbloccare una situazione che s’incancrenisce da un quarto di secolo.

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