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Complesso militare-industriale
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Le forze armate etiopi hanno accusato il direttore generale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Tedros Adhanom Ghebreyesus, di patrocinare la guerra nella regione del Tigrè.
Ghebreyesus è stato ministro della Sanità (2005-12) e degli Esteri (2012-16) dell’Etiopia. È dirigente del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigrè (FLPT), partito che dalla dissoluzione dell’URSS ha smesso di fare riferimento al marxismo-leninismo.
Il 4 novembre l’FLPT ha rinfocolato la ribellione. L’esercito (...)

L’Unione Europea ha creato un organismo, il Recovery Fund, per incrementare gli investimenti pubblici e le riforme, all’indomani della crisi del COVID-19. L’opinione pubblica dei Paesi dell’Unione crede che serva a finanziare i settori economici e sociali più duramente colpiti. Non è così. In Italia un sesto della somma del Recovery Fund – 30 miliardi di euro sui 209 a disposizione – ¬sarà impiegato nell’industria della difesa, come in precedenza promesso alla NATO.

Secondo Flightradar24:
− Due aerei militari da trasporto Ilyushin, immatricolati 4K-AZ101 e AK-78131, noleggiati dal ministero della Difesa dell’Azerbaigian, provenienti da Baku, sono atterrati il 24 settembre 2020 all’aeroporto israeliano di Ovda e, dopo essere stati caricati, sono ritornati alla loro base in Azerbaigian.
− Un aereo militare da trasporto Ilyushin Il-76TD, immatricolato AZQ4611, della compagnia di Stato dell’Azerbaigian Silk Way Airlines , proveniente da Baku, è atterrato (...)

Il 4 agosto 2020 il dipartimento USA della Difesa ha istituito un’unità operativa per studiare i fenomeni aerei non identificati (Unidentified Aerial Phenomena Task Force - UAPTF), posta sotto il comando della Marina. Il Pentagono teme che Russia o Cina posseggano aeromobili non convenzionali.
Nell’incontro del 29 agosto 2020, alla base aerea Andersen (isola di Guam), tra il segretario alla Difesa USA, Mark Esper, e l’omologo giapponese Taro Kono, gli statunitensi hanno esposto le proprie (...)

La manifestazione del 12 settembre a Roma «Stop 5G» si focalizza a ragione sulle possibili conseguenze delle emissioni elettromagnetiche per la salute e l’ambiente, in particolare sul decreto che impedisce ai sindaci di regolamentare l’installazione di antenne 5G sul territorio comunale.
Si continua però a ignorare un aspetto fondamentale di questa tecnologia: il suo uso militare.
Ne abbiamo già parlato , ma con scarsi risultati.
I successivi programmi varati dal Pentagono, ufficialmente (...)

Il primo ministro israeliano ha ordinato la distruzione di un deposito d’armi dello Hezbollah a Beirut con una nuova arma che, non ancora ben sperimentata, ha causato ingenti danni, ha ucciso più di un centinaio di persone, ne ha ferite 5.000 e ha distrutto molti edifici. Questa volta Benjamin Netanyahu difficilmente potrà negare.

Una nuova arma è stata usata a inizio luglio contro sette imbarcazioni iraniane nel Golfo Persico e nuovamente il 4 agosto, nel porto di Beirut.
Nelle otto esplosioni si è formata una nuvola di fumo diversa da quella delle esplosioni convenzionali, ha assunto infatti la forma di fungo, caratteristica delle deflagrazioni atomiche.
A Beirut l’esplosione ha fatto tremare la terra in un raggio di 200 chilometri e, secondo il centro tedesco di geo-scienza (GFZ), ha raggiunto la magnitudine di (...)

e forze armate italiane si integrano un po’ di più in quelle statunitensi. Finora partecipavano a operazioni volute dagli Stati Uniti, ma sotto il comando degli ufficiali USA della NATO. Ora, grazie a un abile gioco di prestigio, saranno agli ordini diretti del Pentagono.

L’operazione organizzata dai “Cinque Occhi” contro Huawei mira esclusivamente ad assicurarsi che in Occidente la tecnologia 5G non sia controllata da una società cinese. Come attesta un rapporto del Pentagono, questa tecnologia civile ha infatti innanzitutto un utilizzo militare.

La milizia turcomanna siriana, che si è distinta appoggiando l’esercito turco contro il PKK/YPG, ha ricevuto due o più carrarmati Leopard 2A4, versione con sistema digitale.
Questi blindati, fabbricati dalla società tedesca Krauss-Maffei, facevano parte dell’equipaggiamento di quasi tutte le forze NATO degli anni Ottanta. L’esercito turco, che ne ha acquistato 340, ne ha dispiegati in Siria almeno cinquanta e ne ha perso in combattimento una dozzina.
È la prima volta che in Medio Oriente una (...)
Atterra a Sigonella il primo drone Nato
L’Italia in prima linea nella «guerra dei droni»di
Manlio Dinucci

È proprio della mentalità dei militari possedere il maggior numero possibile di armi disponibili. È il caso degli italiani con i droni USA. È proprio della mentalità degli occidentali utilizzare ogni tecnologia di cui si può disporre, non perché se ne abbia bisogno, ma perché ci sono. Così, senza alcuna riflessione, l’Italia si ritrova imbarcata nelle guerre degli Stati Uniti in Africa e Medio Oriente Allargato.

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