Traduzione
Rachele Marmetti

Per risolvere la propria crisi economica, la Turchia si è economicamente avvicinata alla Cina. Malgrado ciò e basandosi su informazioni false Ankara ha denunciato pubblicamente la repressione degli uiguri, la popolazione turcofona e mussulmana della Cina. Beijing ha replicato molto seccamente. È come se, una volta eliminato Daesh da Siria e Iraq, la Turchia riprendesse le azioni segrete per conto della CIA, questa volta nello Xinjiang.

Radio Free Europe ha scatenato il panico in Romania sostenendo che Mosca si sta preparando a lanciare ordigni nucleari sul villaggio di Deveselu, dove si trova una base statunitense del cosiddetto “scudo” anti-missili. Sono affermazioni senza fondamento: la Russia possiede mezzi per distruggere missili USA sin dal momento del lancio, quindi non ha bisogno di cancellare la Romania dalla carta geografica.

Il governo cinese ha annullato l’incontro tra il vice primo ministro, Hu Chunhua, e il ministro della Difesa britannico, Gavin Williamson.
Quest’ultimo, in un intervento al Royal United Services Institute (RUSI), aveva minacciato di inviare una portaerei nel Mar di Cina per far pagare a Beijing «a caro prezzo il comportamento aggressivo» .
L’annullamento dell’incontro priva il Regno Unito di un accordo commerciale che gli avrebbe consentito l’accesso a un mercato di oltre 10 miliardi di (...)

La Conferenza ministeriale di Varsavia per la Pace e la Sicurezza in Medio Oriente ha prodotto un unico risultato importante, sebbene non quello previsto: Israele si è mostrato in pubblico a discutere con gli Stati arabi, con i quali però non intrattiene relazioni diplomatiche ufficiali.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha approfittato del voto alla Camera dei Rappresentanti statunitense contro la guerra dello Yemen per rivelare l’impegno militare di Israele in questo (...)

Secondo il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, forze speciali statunitensi sarebbero arrivate tra il 9 e il 13 febbraio a Puerto Rico e alla base di San Isidro, nella Repubblica Dominicana.
Ci sarebbero stati altri movimenti di truppe in altre isole dei Caraibi senza che gli Stati Uniti abbiano informato i governi locali.
Cuba s’interroga sulla possibilità di un’aggressione statunitense al Venezuela sotto copertura d’intervento (...)

Si tratta di una questione molto grave: dietro l’apparenza di un’unione di sforzi per la pace, in realtà Parigi e Berlino stanno avvicinando le loro politiche estere e presto faranno altrettanto con le loro politiche di difesa. Una trasformazione che viene dall’alto, senza consultazioni popolari, e che distrugge dall’interno le conquiste democratiche.

Improvvisamente, la classe possidente francese diventa consapevole dell’uso economico che gli Stati Uniti fanno del sistema giudiziario. Dal 1993 il Dipartimento per il Commercio ha creato un Trade Promotion Coordinating Committee e un Advocy Center, direttamente collegato alle agenzie d’intelligence. Più di recente, il Dipartimento di Giustizia ha interpretato le leggi statunitensi in modo da estendere il proprio potere all’estero ed esercitarlo, insieme alle altre amministrazioni, nell’interesse delle grandi aziende USA. Di fatto, i processi intentati contro le imprese europee non sono in relazione con le violazioni di cui vengono accusate. Sono processi concepiti per portarle al fallimento o consentirne l’acquisizione da parte di società USA.

Il Gruppo di Contatto Internazionale (GCI) si è riunito a Montevideo il 7 febbraio 2019, su iniziativa di Uruguay e Messico, per propiziare una soluzione della crisi venezuelana.
Molti dei Paesi che avevano manifestato la volontà di parteciparvi non sono stati ammessi, tra questi Cina e Russia.
Alla fine, erano presenti soltanto gli Stati voluti dall’Unione Europea.
L’intenzione del Messico, ex membro del Gruppo di Lima, era trovare una via diversa dallo scontro.
Alla fine la riunione è (...)
Il Venezuela e i suoi vicini possono sopravvivere alla guerra che si preannuncia?
di
Thierry Meyssan

Per poter fronteggiare la crisi che sta destabilizzando il Venezuela, nonché quelle che stanno delineandosi in Nicaragua e Haiti, è necessario analizzarla. Thierry Meyssan ritorna sulle tre ipotesi interpretative e argomenta a favore di una. Richiama quindi la strategia degli Stati Uniti e il modo in cui va affrontata.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è composto da cinque membri permanenti (Stati Uniti d’America, Federazione di Russia, Francia, Repubblica Popolare di Cina, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord) e da dieci membri eletti dall’Assemblea Generale (attualmente: Guinea Equatoriale, Kuwait, Peru, Polonia e Indonesia, eletti per il 2018 e 2019; Repubblica Dominicana, Germania, Costa d’Avorio, Africa del Sud e Belgio, eletti per il 2019 e 2020).
La presidenza del Consiglio (...)

Non era mai accaduto dal Trattato di Roma: la Francia ha richiamato il proprio ambasciatore presso uno Stato membro dell’Unione Europea, l’Italia. La crisi, latente dalla formazione del governo di Giuseppe Conte, è scoppiata dopo l’incontro di Luigi di Maio, capo del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del consiglio dei ministri, con un gruppo di Gilet Gialli a Montargis (foto).
La Francia denuncia l’incontro come un’ingerenza dell’Italia negli affari interni francesi.
La Francia ha tuttavia (...)

Secondo il 12° canale della televisione israeliana, l’Iran avrebbe costruito una fabbrica di missili di precisione a Safita, distretto di Latakia (Siria).
La stampa israeliana suppone che, se l’informazione è esatta, questi missili siano destinati alla resistenza libanese, che li userebbe per minacciare Tel Aviv (Israele ha ripetutamente attaccato il Libano e ogni giorno ne vìola lo spazio aereo e marittimo).
Questa notizia coincide con l’annuncio dei Guardiani della Rivoluzione iraniani di (...)

Il 3 febbraio 2019 il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha provocato grande subbuglio dichiarando in un’intervista alla rete televisiva TRT che la Turchia mantiene relazioni diplomatiche con personalità siriane. Nell’intervista, Erdoğan ha sottolineato che pensa non si debbano rompere completamente i legami con i propri avversari.
Sino a oggi il presidente Erdoğan aveva sostenuto che la presenza militare turca in Siria mirava innanzitutto a rovesciare il «dittatore».
Il 4 febbraio il (...)

L’aspetto più interessante della moneta virtuale Bitcoin è la riservatezza delle transazioni.
La società israeliana Whitestream afferma però di essere riuscita a scoprire l’identità delle persone implicate nelle transazioni in Bitcoin con Hamas (ossia con i Fratelli Mussulmani palestinesi).
Whitestream ha naturalmente trasmesso queste informazioni ai servizi di sicurezza israeliani che, a loro volta, le hanno trasmesse agli omologhi (...)

Erik Prince, fondatore di Blackwater, ha investito non solo negli Emirati Arabi, ma anche in Cina, precisamente nello Xinjiang.
La società di Prince, FSG, di cui è proprietario al 25% un conglomerato finanziario pubblico cinese, Citic, ha firmato un accordo con il Comitato di gestione del parco industriale di Kashgar Caohu per la formazione di 8.000 agenti di sicurezza l’anno. L’11 gennaio 2019 si è svolta a Beijing una cerimonia per la firma dell’accordo (foto).
Secondo Reuters, il partner (...)

Gli Stati Uniti si preparano a organizzare il Medio Oriente Allargato facendo a meno delle truppe. Dovrebbero riuscire, capitalizzando gli errori commessi dall’Iran negli ultimi cinque anni, a formare un’alleanza militare ebreo-sunnita contro gli sciiti, che la stampa chiama “NATO araba”.
Fine del trattato INF: Stati Uniti e Russia perfezionano ciascuno i propri missili
di
Valentin Vasilescu

In previsione di ritirarsi dal Trattato INF, il Pentagono ha avviato quattro mesi fa lo studio di nuovi missili da crociera, finora vietati. La Russia, naturalmente, ha fatto altrettanto, sfruttando l’ultima tecnologia statunitense, catturata sul campo di battaglia siriano.

Il governo italiano ha annunciato di aver posto il veto al riconoscimento del presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, da parte dell’Unione Europea, alla riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri, svoltasi il 31 gennaio in Romania.
Tuttavia Spagna, Regno Unito, Austria, Svezia, Danimarca, Francia, Germania, Olanda e Portogallo, hanno in seguito riconosciuto la legittimità di Juan Guaidó, senza tener conto del veto dell’Italia.
Nelle elezioni legislative del 2015 l’opposizione (...)

Il 1° febbraio 2019 l’Unione Europea, suscitando la collera di Londra, ha pubblicato un documento che definisce Gibilterra «colonia» della Corona. La denominazione, approvata dal Consiglio dei ministri degli Esteri, potrebbe portare l’UE a sostenere le rivendicazioni spagnole sulla Rocca.
La “scoperta” da parte dell’UE della realtà di Gibilterra potrebbe prefigurare quanto potrebbe accadere rispetto all’Irlanda del Nord. Al momento, le discussioni sulla Brexit vertono sul tipo di frontiera che (...)

Questa seconda parte dell’intervista di Thierry Meyssan alle edizioni Demi-Lune riguarda il libro sulla guerra del 2006 d’Israele contro il Libano. Un lavoro di livello universitario che, per il momento, costituisce una referenza sia per l’accertamento dei fatti sia per le riflessioni contestuali. Ebbene, questo libro, che confuta il modo in cui i media occidentali hanno trattato questa guerra, è ignorato dalla stampa che, all’epoca, accettò di farsi condizionare.

Si era a torto pensato che, dopo la vittoria sugli jihadisti, i siriani si fossero tratti d’impaccio. Invece Israele e Stati Uniti non desistono dall’obiettivo di distruggere le strutture statali. Stanno preparando una nuova guerra, questa volta finanziaria, per impedire la ricostruzione del Paese e condannare i siriani a marcire fra le loro rovine.
Il drone “invisibile” russo S-70 Okhotnik in tandem con l’aereo “invisibile” Su-57
di
Valentin Vasilescu

Le forze armate russe si doteranno di droni “invisibili”, come quelli degli Stati Uniti. Tuttavia, questi strumenti sono stati concepiti per un uso diverso da quello scelto dal Pentagono. Non devono sorvegliare, identificare e procedere a uccisioni mirate, bensì entrare nelle difese antiaeree nemiche e distruggerle.

Gli Stati Uniti hanno emesso sanzioni contro PDVSA, la compagnia [petrolifera] nazionale venezuelana. Secondo il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, il «regime di Maduro» se ne serviva per «controllare, manipolare e derubare il popolo venezuelano».
«Manipolare il popolo»: leggasi che la Repubblica bolivariana redistribuiva i profitti di PDVSA ai poveri.
È ora vietato alle società USA pagare il petrolio venezuelano alle autorità costituzionali. Devono saldare il conto all’autoproclamatosi (...)

Il presidente Donald Trump ha rinunciato a cambiare la politica statunitense? Si è arreso all’ex classe dirigente del proprio Paese? Negli ultimi due mesi la sua amministrazione sembra aver reimpostato i tre comandi militari del Pentagono: AfriCom, CentCom e SouthCom. Il primo sarebbe stato autorizzato a battersi contro i progetti cinesi nel continente africano; il secondo verrebbe impegnato a dividere il Medio Oriente Allargato tra arabi e persiani; il terzo a distruggere le strutture statali del Bacino dei Caraibi. Queste nuove missioni si coniugano con un ritorno dei neoconservatori.

Il segretario di Stato Mike Pompeo ha nominato Elliott Abrams inviato speciale per il Venezuela.
Abrams è un neo-conservatore. Prima di confluire nell’amministrazione Reagan, ha fatto parte della piccola consorteria di ebrei che attorniava il senatore democratico Henry Scoop Jackson. Ha sposato la figliastra di Norman Podhoretz, caporedattore di Commentary. È uno dei fondatori della teopolitica.
Abrams ha sovrinteso alla creazione della National Endowment for Democracy, l’agenzia incaricata (...)

Il progetto degli Stati Uniti per il Bacino dei Caraibi è stato enunciato dal Pentagono nel 2001. Un progetto distruttore ed esiziale inconfessabile. È perciò necessario costruire un racconto che possa essere accettato. Questo è quanto sta accadendo in Venezuela. Attenzione: le apparenze mascherano un po’ alla volta la realtà: mentre si svolgono le manifestazioni, la preparazione della guerra non si ferma.

Gli Stati Uniti, che non ritengono legittima la rielezione a maggio scorso del presidente del Venezuela Nicolas Maduro, hanno invece riconosciuto l’autoproclamatosi presidente ad interim, Juan Guaidò (foto), invitando tutti gli Stati americani a fare altrettanto. Sono stati seguiti però solo dai membri del Gruppo di Lima.
Di conseguenza, il Venezuela ha rotto i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti.
L’ambasciata del Venezuela a Washington è stata chiusa e i diplomatici richiamati. Al (...)

Il futuro dell’e-commerce indiano sembrava dovesse limitarsi alla competizione tra due operatori statunitensi, Amazon e Wallmart.
A maggio 2018 Amazon ha acquistato per 16 miliardi di dollari la società indiana meglio inserita nel mercato, Flikpart.
Wallmart invece ha investito oltre cinque miliardi di dollari, di cui 580 milioni a settembre scorso, per l’acquisto di More, una delle principali catene di supermercati in India.
Wallmart, con 4.600 negozi e oltre due milioni di addetti, è il (...)
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