Foto: il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, riceve la “presidente” in esilio della Bielorussia, Sviatlana Tsikhanouskaya.

L’Unione Europea ha creato un gruppo di contatto con l’opposizione bielorussa scelta da Washington.

L’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Joep Borrell, ha presieduto l’incontro, avvenuto in presenza di Sviatlana Tsikhanouskay, candidata perdente alla presidenza della Bielorussia, oggi in esilio in Lituania.

All’inizio dell’operazione speciale militare speciale russa, Sviatlana Tsikhanouskaya aveva annunciato la costituzione di un «governo bielorusso in esilio». Ora si è autoproclamata capo dello Stato.

Durante la ribellione di Evgenij Prigozhin le autorità ucraine hanno esortato la popolazione della Bielorussia a rovesciare il presidente Alexandre Lukaschenko. In Ucraina combatte già una formazione di un migliaio di bielorussi, il Battaglione Kastous-Kalinowski.

Prudentemente Borrell non ha riconosciuto né il battaglione né il governo in esilio, definendolo però rappresentativo «delle forze democratiche della società civile».

Traduzione
Rachele Marmetti