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L’occupazione del Campidoglio da parte dei partigiani di Trump è presentata come tentativo di colpo di Stato, nonostante il presidente sia ancora alla Casa Bianca. A ben guardare potrebbe essere l’inverso. La libertà di parola è stata requisita da un potere illegittimo, a vantaggio di Joe Biden.

Da un processo ingiusto – quello di Londra a Julian Assange, fondatore di WikiLeaks – è scaturita una sentenza che a prima vista appare giusta: la non-estradizione del giornalista negli Stati uniti, dove lo attende una condanna a 175 anni di reclusione in base alla Legge sullo spionaggio del 1917. Resta da vedere, al momento in cui scriviamo, se e in che modo Assange verrà scarcerato dopo sette anni di confino all’ambasciata ecuadoregna e quasi due anni di carcere duro a Londra.
Si parla di (...)

All’avvento della stampa, molti scrittori cominciarono a contestare le idee precostituite dell’epoca. Ci vollero quattro secoli di battaglie prima che l’Occidente si decidesse a garantire libertà di parola. Con l’invenzione di internet la qualifica di scrittore si è democraticizzata ed ecco che la liberà di parola è stata rimessa in discussione. Forse occorreranno secoli per assorbire un simile impatto e ripristinare la libertà di opinione. Nel frattempo, riecco la censura.

L’amministrazione USA cerca di far dimenticare che cos’è un’esplosione nucleare diffondendo istruzioni su cosa bisogna fare per proteggersi dal Covid-19 in caso di attacco nucleare. Disgraziatamente, le radiazioni ucciderebbero al massimo entro due settimane tutte le persone colpite, contaminate o no dal Covid.

L’associazione britannica Full Fact ha istituito una coalizione tra i ministeri competenti di Regno Unito e Canada da un lato e i giganti dell’informazione (Facebook, Twitter, Googlr/YouTube, Reuters) dall’altro per combattere la disinformazione sulla rete internet anglofona.
Oggi pressoché tutti i governi delle grandi potenze dispongono di un servizio specializzato per diffondere la propaganda. Dalla prima guerra mondiale i più efficaci sono proprio i servizi britannici .
Alcuni (...)

Secondo il Times, il servizio segreto britannico per le intercettazioni, il GCHQ (Government Communications Headquarters) [foto], ha ricevuto l’incarico di contrastare le argomentazioni contro i vaccini diffuse in internet.
Il governo britannico è infatti convinto che questo tipo di messaggi sia diffuso dal nemico di sempre, Mosca. Ha perciò autorizzato i servizi segreti a utilizzare strumenti ideati per contrastare la propaganda di Daesh, adattandoli a questo nuovo nemico. Il GCHQ è in grado (...)

Uno studio condotto dal Partito dei Cittadini Australiani (sezione locale del movimento fondato da Lyndon LaRouche), The China Narrative, mostra che il dipartimento della Difesa e i servizi segreti australiani (Australian Security Intelligence Organisation) hanno allestito una campagna mediatica per far credere a un attacco della Cina.
L’Australia è membro dei “Cinque Occhi”, l’alleanza dei servizi segreti di Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno (...)

Secondo l’ex consigliere per la sicurezza nazionale britannica Lord Mark Sedwill, che ha lasciato l’incarico il mese scorso, negli ultimi anni il Regno Unito ha organizzato attacchi mediatici contro dirigenti russi.
Sarebbe accaduto in particolare durante l’affare Skripal.
Le dichiarazioni di Sedwill arrivano qualche mese dopo che la Commissione parlamentare per l’Intelligence e la Sicurezza (Intelligence and Security Committee of Parliament) ha denunciato che i servizi non sono stati in (...)

Stupefatti, i francesi hanno appreso che una misura di ordine pubblico, il coprifuoco, è efficace per prevenire un’epidemia. Ognuno di noi, sapendo che non esiste un virus che si metta in pausa rispettando orari fissati per decreto, pone una domanda che infastidisce: perché un coprifuoco?

In Francia la libertà di espressione è un diritto fondamentale, ma l’insulto e la diffamazione sono reati, ricorda l’editore Arno Mansouri. Partendo da questo punto di vista, se abbiamo il coraggio di guardare le cose in faccia invece di lasciarci fuorviare dalla narrazione dominante, dobbiamo riconoscere che Samuel Paty non stava difendendo la libertà di espressione, ma insultando tutti i mussulmani. Non possiamo stare dalla parte né degli integralisti islamici che l’hanno abiettamente assassinato né degli integralisti laici che nascondono gl’insulti alle religioni dietro un diritto fondamentale. Militiamo invece per la libertà di coscienza e per la laicità sancite dalla legge del 1905.

L’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico lancia una gara d’appalto rivolta a tutte le ONG, le università, i think tank pubblici e privati degli Stati membri.
Obiettivo ufficiale: creare strumenti che aumentino la resilienza delle popolazioni alla disinformazione «nemica» (leggasi “russa”). Ebbene, il problema è che per combattere la propaganda, occorre combattere tutta la propaganda, compresa quella della NATO.
In pratica, si tratterà unicamente di creare strumenti per screditare le (...)

Il Partito Repubblicano ha sporto denuncia alla Commissione Elettorale Federale contro Twitter e Facebook.
Queste due compagnie hanno adottato misure tecniche per impedire la diffusione degli articoli del New York Post che rivelano reati penali commessi in Ucraina da Joe Biden e suo figlio Hunter.
Per censurare l’informazione Twitter e Facebook hanno chiuso migliaia di conti.
Il New York Post ha rivelato documenti dell’FBI da cui risulta che la società ucraina, di cui Hunter Biden è (...)

Il governo dell’Azerbaigian ha chiesto alla sua ambasciata a Washington di presentare alla stampa e alle autorità la propria versione della guerra del Karabakh: è normale, fa parte del suo lavoro.
Ma l’ambasciata ha anche precettato società di relazioni pubbliche che forniscono articoli redatti a pagamento e ha nascosto che gli autori sono retribuiti dal proprio Paese.
Secondo la rivista American Conservative , si tratta di una pratica di vecchia data : lo scorso anno l’ambasciata vi ha (...)

Le grandi potenze occidentali disprezzano le popolazioni non occidentali. Nella Conferenza di Versailles (1919), si rifiutarono di riconoscere l’uguaglianza fra i popoli, e ancor oggi si tengono qualche colonia.
Le potenze occidentali si sono arrogate il diritto di dire chi aveva potestà di governare tale o talaltro Stato. Nel 2011 lanciarono lo slogan «Gheddafi deve andarsene!», per il bene dei libanesi, asserivano. Ebbene, oggi Gheddafi, la Guida, è morto e in Libia è stata ripristinata la (...)

L’Unione Europea, che si allinea agli Stati Uniti e talvolta li anticipa, ha pubblicato una nuova lista di personalità venezuelane cui bloccare i conti, qualora ne avessero [10].
Per la prima volta l’UE ha stilato, a fianco di una lista di chavisti, un elenco di leader dell’opposizione democratica, colpevoli di non aver rieletto Juan Guaidó alla presidenza dell’Assemblea Nazionale, privandolo così del titolo di presidente della repubblica ad interim che, secondo Bruxelles, gli spetterebbe se (...)

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