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Panico alla Federal Reserve
La crescita dell’occupazione sprofonda nella stagnazionedi
Ariel Noyola Rodríguez

L’ego di Janet Yellen va in mille pezzi. I nuovi dati diffusi pochi giorni fa dal dipartimento del Lavoro confermano l’ipotesi dell’economista Ariel Noyola Rodriguez, secondo cui dallo scorso anno il mercato del lavoro statunitense è molto più fragile di quanto presumesse la presidentessa della Federal Reserve. Se la situazione dell’economia degli Stati Uniti continua a peggiorare, assai probabilmente nelle prossime settimane si attueranno misure straordinarie per alleviare la disoccupazione strutturale.

Dopo il reinserimento della Crimea nel territorio russo, gli Stati Uniti fanno pressioni sulle autorità di regolamentazione dell’Unione europea per limitare l’accesso della Russia a SWIFT, il sistema di pagamento internazionale fondato da 200 banche anglosassoni negli anni ’70. In risposta il governo di Vladimir Putin ha lanciato un sistema alternativo dei pagamenti che inizia ad accumulare operazioni tra banche russe, e tra l’altro, ispira anche la Cina e altri Paesi dei BRICS.

Per diversi mesi la FED ha insistito che la ripresa dell’economia statunitense sia in piena espansione. Tuttavia, lo stimolo monetario miliardario (‘quantitative easing’) e un tasso d’interesse (‘tasso dei fondi federali’) vicino a zero, per i fondi federali non è bastato a dissipare completamente le tendenze recessive. A 7 anni dal fallimento della Lehman Brothers, l’attuale presidentesse della banca centrale degli Stati Uniti, Janet Yellen, si trova di fronte un serio dilemma: fermare il boom del mercato azionario con il rischio di trasformare in realtà il peggior incubo degli Stati Uniti, la deflazione.

Dopo la svalutazione dello yuan, i mercati finanziari internazionali iniziano a tremare. Washington ha accusato Pechino di concorrenza sleale. Mentre la Cina vuole che lo yuan abbia diritti speciali di prelievo, non è opportuno estenderne la svalutazione. Inoltre, se una guerra valutaria esplode, il governo cinese rischierebbe di aumentare le tensioni economiche e geopolitiche tra i Paesi dell’Asia-Pacifico. Pertanto, gli Stati Uniti ne smantellerebbero le iniziative per la cooperazione regionale, minando quindi l’ascesa della Cina a potenza mondiale.

Il più potente banchiere privato del mondo, Lloyd Blankfein, presidente di Goldman Sachs, ha detto che "fare il lavoro di Dio" (sic). Per punire i peccatori, ha arruolato i servizi di Anders Fogh Rasmussen, ex segretario generale della NATO.
Dopo essere stato dal 2009 al 2014 segretario generale della Nato (sotto comando Usa), Anders Fogh Rasmussen è stato assunto come consulente internazionale dalla Goldman Sachs, la più potente banca d’affari statunitense.
Il curriculum di Rasmussen è (...)

Molto inchiostro viene versato dalla stampa internazionale sui Paesi BRICS. Non c’è dubbio che il blocco a cinque abbia incrementato la presenza nell’economia globale negli ultimi anni, in concorrenza diretta con Stati Uniti e Unione europea. Tuttavia, i dettagli della nuova banca di sviluppo e dell’accordo sulle riserve di emergenza dimostrano che i suoi membri sono restii a lasciare l’orbita del dollaro, distruggendo così il guscio delle istituzioni di Bretton Woods.

I governi e le istituzioni europee, insieme al fondo monetario internazionale, agendo in stretta alleanza con le grandi banche internazionali e altri istituti finanziari, se non sotto il loro controllo diretto, stanno ora esercitando il massimo della pressione anche attraverso aperte minacce, ricatti e calunnie, e una campagna di comunicazione di tipo terroristico diretta contro il nuovo governo greco e contro il popolo greco.
Essi pretendono dal governo legittimamente eletto della Grecia (...)

Centro fieristico Expo Feria,
Santa Cruz de la Sierra (Bolivia)
Sorelle e fratelli, buon pomeriggio!
Qualche mese fa ci siamo incontrati a Roma ed ho presente quel primo nostro incontro. Durante questo periodo vi ho portato nel mio cuore e nelle mie preghiere. Sono contento di rivedervi qui, a discutere sui modi migliori per superare le gravi situazioni di ingiustizia che soffrono gli esclusi in tutto il mondo. Grazie, Signor Presidente Evo Morales, perché accompagna così risolutamente (...)

Dato il rallentamento economico, il governo dell’Arabia Saudita ha deciso d’intraprendere una serie di riforme volte a promuovere gli investimenti esteri. La liberalizzazione del mercato azionario è il progetto più ambizioso. Tuttavia, resta da vedere se impedirà le pratiche speculative dei banchieri di Wall Street o, al contrario, il boom del mercato azionario Tadawul genererà una crisi…

James Rickards, un vecchio consulente di Wall Street e della Federal Reserve (la Fed), si dilunga nello spiegare che la Segreteria del Tesoro degli Stati Uniti conduce la sua guerra finanziaria del secolo XXI a partire dalla sua militarizzazione avvenuta tramite gli “hedge funds” (fondi con copertura di rischio ); cosa questa che ha plasmato il suo ideatore, lo spagnolo statunitense Juan Zarate – il quale, in precedenza, era stato un eminente funzionario sia della Casa Bianca sia della (...)

Il 18 giugno i negoziati tra Grecia e Eurogruppo erano in stallo. La troika insiste sul fatto che il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis presenti un piano di riforma “credibile” ai creditori, in altre parole distruggere i diritti dei lavoratori, sostenere l’austerità e quindi dare massima priorità al pagamento del debito. Il tempo stringe e la fiducia riposta su Syriza anche, di conseguenza mai come oggi è chiaro che la Grecia deve cercare respiro fuori dall’unione monetaria.

Le relazioni economiche tra Cina e America Latina attraversano crescenti tensioni. Per effetto della deflazione (diminuzione dei prezzi) su scala globale, la regione del Sud America soffre per la concentrazione della maggior parte delle esportazioni di prodotti primari verso la Cina. Tuttavia, l’insediamento a Santiago del Cile del primo centro finanziario dello yuan in America Latina, è stato deciso in occasione della visita del primo ministro cinese Li Keqiang, promettendo di avviare investimenti tecnologici che rilanciano l’industrializzazione periferica ed iniziare a ridurre il dominio del dollaro sui Paesi del Cono Sud.

La valuta cinese raccolgie sempre più seguaci nel processo d’internazionalizzazione. Dopo l’istituzione in Asia-Pacifico e Europa di centri di scambio diretto per consentire investimenti in attività finanziarie denominate in yuan, ora si spezza la resistenza del Canada, vecchio alleato degli Stati Uniti, destinato ad essere la piattaforma della “yuanizzazione” del continente americano.
La sfida della Cina al FMI
Assegnare allo yuan i diritti speciali di prelievodi
Ariel Noyola Rodríguez

Nonostante l’opposizione degli Stati Uniti, l’avanzata globale dello yuan è inarrestabile. Ora il governo cinese, nelle riunioni del FMI, cerca l’adesione dello yuan ai diritti speciali di prelievo, una svolta decisiva per farne una valuta di riserva globale.
Come Mercosur e Unione eurasiatica sfidano gli USA e l’egemonia del dollaro
di
Ariel Noyola Rodríguez

Di fronte all’offensiva imperiale lanciata da Washington contro la Russia e i governi democratici in America Latina, il partenariato strategico tra Mercosur e l’Unione eurasiatica emerge quale elemento chiave nella difesa della sovranità e della costruzione di un ordine mondiale multipolare sempre più lontano dall’orbita del dollaro e meno incentrato sull’economia degli Stati Uniti.

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