La notte tra Sabato 10 e Domenica 11 Aprile 2010, ignoti hanno fatto irruzione nella sede del settimanale messicano Contralínea. Hanno perquisito gli uffici amministrativi e quelli della redazione. Hanno sequestrato materiale su diverse inchieste in corso, e hanno portato via anche i computer.

Contralínea s’è guadagnata la reputazione attraverso le sue inchieste sulla sicurezza nazionale, la corruzione nel governo, i crimini dei colletti bianchi, il traffico di droga, il riciclaggio di denaro, e sulle questioni sociali come la povertà, l’emarginazione e la guerriglia.

Da tre anni la rivista è soggetta a vessazioni sistematiche: minacce contro i giornalisti e le loro famiglie, processi a ripetizione, arresti arbitrari, pressioni sugli inserzionisti, ecc...

Il 14 settembre 2009, la Commissione Nazionale dei Diritti dell’Uomo (NCHR) ha istituito, nella sua raccomandazione 57/2009, che i poteri esecutivo e giudiziario del Messico hanno violato i diritti dei giornalisti di Contralínea.

Contralínea è un membro del Réseau Voltaire, rete della stampa non allineata.

Traduzione di Alessandro Lattanzio