Il quotidiano cubano Juventud Rebelde ha rivelato che negli anni 1951-1952, un ponte aereo è stato organizzato dalla società cubana Intercontinental Aérea de Cuba dell’imprenditore Narciso V. Roselló Otero per trasportare 150.000 immigrati ebrei in Israele (tra cui 115000 provenienti dall’Iraq e 25.000 dall’Iran).

Tale rivelazione permette di ricostruire un’operazione solo parzialmente conosciuto, finora.

Per colonizzare la Palestina, il movimento sionista intendeva non solo trasferire i superstiti europei della persecuzione nazista, ma anche la popolazione ebraica del Medio Oriente.

Per costringere gli ebrei iracheni a emigrare, il movimento sionista operò in tre fasi:
 Un accordo fu raggiunto con il primo ministro iracheno filo-inglese Nuri al-Said, affinché gli ebrei iracheni prendessero un biglietto senza ritorno per Israele. Il Parlamento approvò la legge di denaturalizzazione, il 9 marzo 1950: gli ebrei iracheni che lasciavano il paese dovevano rinunciare alla loro cittadinanza per iscritto e non potevano ritornare.
 Dal 19 marzo 1950 al 30 gennaio 1951, una campagna di attentati colpì i luoghi di incontro della comunità ebraica. Essi furono falsamente attribuiti agli ufficiali del Golden Square (che avevano appoggiato la Germania contro gli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale). Essi furono effettivamente organizzati dai servizi israeliani sotto la direzione di Mordechai Ben-Porat (come venne stabilito nel 1956 dalla rivista israeliana Haolam Hazeh, fondata da Uri Avnery).
 Immediatamente, un ponte aereo organizzato da Cuba dalla dittatura del generale Fulgencio Batista, permise l’evacuazione di 115.000 ebrei, spaventati dalla piega degli eventi. Gli aerei lasciavano Baghdad e facevano scalo a Nicosia (Cipro). Tuttavia, alla fine dell’operazione, gli aerei con maggiore capacità fecero direttamente da spola tra Iraq e Israele, per accelerare il trasferimento.

Il terrorista Mordechai Ben Porat, un amico di David Ben Gurion, fu quattro volte deputato e una volta vice ministro senza portafoglio. En 2001, il reçut le Nel 2001 ricevette il Premio Israele per la sua azione in generale, e per aver spinto gli ebrei iracheni a emigrare, in particolare.

Narciso V. Roselló Otero emigrò da Cuba agli Stati Uniti dopo l’attacco alla sua residenza da parte dei rivoluzionari di Fidel Castro. Vi sequestrarono le armi che usarono per prendere Avana e rovesciare il generale Batista.

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« Pilotos cubanos en la Tierra Santa », di Luis Hernández Serrano, Juventud Rebelde, 16 ottobre 2010.

Bibliografia:
 Ropes of Sand: America’s Failure in the Middle East, Wilbur Crane Eveland, WW Norton & Co (1981, 382 p.), ISBN-13: 978-0393013368.
 Ben Gurion’s Scandal: How the Haganah and the Mossad Eliminated Jews, Naeim Giladi, Dandelion Books, US (Seconda edizione 2003, 364 p.), ISBN-13: 978-1893302402.

Traduzione di Alessandro Lattanzio