Il 14 marzo 2023 due SU-27 delle forze armate russe hanno intercettato un drone MQ-9 Reaper statunitense nello spazio aereo internazionale del Mar Nero.

I due caccia russi hanno versato carburante sul drone causando la perdita del controllo da parte del comando delle Forze Usa per l’Europa (EuCom). Gli Stati Uniti sostengono che i velivoli russi hanno anche urtato l’elica dell’MQ-9; la Russia smentisce.

Il comando dell’EuCom, che si trova in Germania, ha ordinato ai militari Usa in Romania di distruggere il drone in volo. L’ordine è stato eseguito.

Le forze armate statunitensi e russe stanno cercando i rottami del drone-spia. Lo scopo di Mosca non è recuperarne i piani di volo – ne dispone di più evoluti – ma i dati registrati.

Il dipartimento di Stato Usa ha convocato l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, e denunciato «un comportamento non professionale». L’ambasciatrice statunitense a Mosca, Lynne Tracy, ha da parte sua protestato presso il ministero degli Esteri russo.

Secondo i russi, il drone volava al confine dello spazio aereo russo per raccogliere informazioni su obiettivi russi da trasmettere alle forze armate ucraine. Nelle scorse settimane un gruppo ucraino particolarmente ben informato aveva compiuto importanti sabotaggi in Russia.
Secondo gli statunitensi il drone stava svolgendo una «missione di routine».

Traduzione
Rachele Marmetti